Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 30/11/2023
A confermarlo sono sia il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, che in due conferenze distinte hanno ribadito la volontà, e l’importanza, di proseguire con il sostegno all’Ucraina
Il secondo giorno della riunione dei ministri degli Esteri della Nato di Bruxelles si chiude con la conferma dell’appoggio e del sostegno degli alleati a Kiev. A confermarlo sono sia il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, che in due conferenze distinte hanno ribadito la volontà, e l’importanza, di proseguire con il sostegno all’Ucraina. Appoggio ribadito anche dal ministro degli Esteri Tajani, che in un puto stampa al termine della riunione di Bruxelles ha detto di aver parlato con l’omologo ucraino, Dmytro Kuleba, e di aver confermato l’impegno dell’Italia.
Il tema della guerra fra Kiev e Mosca sarà uno dei principali della prossima presidenza italiana del G7, “assieme alla situazione in Medio Oriente, a quella nell’Indo Pacifico e all’Intelligenza artificiale”, ha dichiarato Tajani. Nel corso della giornata, si è poi svolto anche il primo Consiglio Nato-Ucraina a livello di ministri degli Esteri, con la presenza del capo della diplomazia Kuleba. Nel corso dell’incontro, i ministri hanno fatto il punto sull’attuazione del pacchetto ampliato di sostegno politico e pratico all’Ucraina concordato al Vertice di Vilnius e hanno concordato di continuare a prendere decisioni di comune accordo, alla pari, “su un’ampia gamma di questioni, tra cui l’interoperabilità, la sicurezza energetica, l’innovazione, la difesa informatica e la resilienza”, si legge nella dichiarazione finale dell’incontro. La Nato, prosegue il testo, “continua a fornire all’Ucraina l’assistenza non letale di cui ha urgente bisogno.
Insieme stiamo trasformando il pacchetto di assistenza globale in un programma pluriennale per aiutare a ricostruire il settore della sicurezza e della difesa ucraino e per sostenere la deterrenza e la difesa dell’Ucraina a lungo termine”. E proprio in merito all’assistenza fornita dagli alleati, si era fatto sentire in mattinata il ministro ucraino Kuleba, che in arrivo a Bruxelles aveva richiamato gli stati Nato sui problemi di fornitura di armamenti che la nazione aspetta per continuare a contrastare l’esercito del Cremlino. “Non ho motivo di credere che all’Occidente manchi la volontà politica di farlo, ma ho buone ragioni per credere che si debba fare molto lavoro tecnico e professionale per ottenere risultati in questo campo”, ha detto. “Abbiamo il caso del milione di proiettili di artiglieria promessi dall’Unione europea. A tutt’oggi ne sono stati consegnati circa 300 mila e, se guardo alle ragioni di questa situazione, non vedo la mancanza di volontà. Vedo tonnellate di problemi tecnici che richiedono molta attenzione e cura”, ha aggiunto. “Ho sollevato questo problema in ogni riunione a Bruxelles ieri e lo solleverò anche oggi. Le persone che hanno una conoscenza specifica di come funzionano le cose, di come funzionano i pezzi di ricambio, di come funzionano le catene di fornitura, devono sedersi e risolvere il problema, altrimenti l’Europa rimarrà indifesa”, ha poi concluso Kuleba. Nel corso del Consiglio Nato-Ucraina, i ministri hanno poi affrontato il futuro di Kiev, anche in virtù delle riforme attese per proseguire nel cammino di avvicinamento all’Alleanza Atlantica.
“Tutti gli alleati concordano sul fatto che l’Ucraina può diventare un membro dell’Alleanza e che lo diventerà. Ora dobbiamo discutere il percorso da seguire, gli sforzi di riforma e il modo in cui la Nato può sostenervi nell’attuazione di tali riforme”, ha detto Stoltenberg a riguardo. “L’Ucraina ha ribadito il suo impegno a proseguire le riforme democratiche e del settore della sicurezza. Gli alleati hanno fornito all’Ucraina raccomandazioni per le riforme prioritarie. Il Consiglio Nato-Ucraina accoglie con favore la presentazione da parte dell’ Ucraina del suo Programma nazionale annuale adattato per il 2024 e attende con interesse la sua attuazione. L’Alleanza sosterrà l’Ucraina nella realizzazione di queste riforme, nel suo percorso verso la futura adesione alla Nato”, si legge nella dichiarazione finale del Consiglio. “Abbiamo fornito raccomandazioni sulle riforme prioritarie dell’Ucraina, tra cui la lotta alla corruzione, il rafforzamento dello Stato di diritto e il sostegno ai diritti umani e alle minoranze. L’Ucraina è più vicina alla Nato che mai”, ha poi detto Stoltenberg in conferenza stampa. Nel frattempo, come ribadito da Kuleba, l’obiettivo di Kiev rimane quello di mantenere i confini del 1991, con l’integrità territoriale ucraina immutata. “Il messaggio che ho portato agli alleati è che dobbiamo continuare a combattere. L’Ucraina non si tirerà indietro. La nostra strategia è quella di mantenere l’integrità territoriale all’interno dei confini riconosciuti a livello internazionale dal 1991, e nulla ci fermerà. Il problema non è solo la sicurezza dell’Ucraina, ma la sicurezza dell’intero spazio euro-atlantico”, ha dichiarato il ministro Ucraino.
Nonostante i progressi compiuti con la controffensiva, che Stoltenberg ha definito importanti anche senza un avanzamento territoriale, la Russia continua però a fare paura, soprattutto sul lungo termine. “non dobbiamo sottovalutare Mosca”, è infatti il monito del segretario generale della Nato in conferenza stampa.