«Gestione migranti e contrasto alla criminalità sono sfide comuni»

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 20/02/2024

ITALIA-ALBANIA: PARLA IL MINISTRO DELL’INTERNO ALBANESE, TAULANT BALLA

Flussi migratori e traffici criminali, via mare e via terra: sono queste le sfide comuni di Italia e Albania. Se da una parte i numeri parlano di 14 operazioni di polizia nel settore del traffico di narcotici e 424 pattugliamenti della guardia di finanza in mare portati a termine in modo congiunto nel 2023, dall’altra tutto è pronto per l’approvazione del Protocollo che rafforza la collaborazione tra i due Paesi nel dossier migratorio.

In Italia è di quattro giorni fa, infatti, l’approvazione definitiva del testo da parte del Senato. Ora si attende il via libera della Camera. Nel frattempo in Albania la Corte costituzionale ha dato il via libera alla ratifica del testo da parte del Parlamento e il ministro dell’Interno albanese, Taulant Balla, in un’intervista rilasciata ad “Agenzia Nova”, si è detto sicuro che “l’iter si concluderà con un decreto del presidente della Repubblica” perché “il nostro Paese ha dimostrato in questi anni di essere un partner molto affidabile per l’Italia e continueremmo ad esserlo grazie all’impegno per affrontare le sfide comuni come lo sono i flussi migratori”.

Nel dettaglio, il Protocollo prevede la cessione, a titolo gratuito, di due strutture volte all’accoglienza dei migranti e all’accertamento dei presupposti necessari per il riconoscimento della protezione internazionale. Si tratta dii un hotspot nel porto albanese di Shengjin e di un Centro per i rimpatri (Cpr) nell’entroterra, a Gjder. “Per quanto concerne gli impegni da parte nostra -ha sottolineato Balla – per garantire la sorveglianza e la sicurezza al di fuori delle aree destinate alle strutture e durante i trasferimenti dei migranti via terra, come ho confermato anche al mio collega (Matteo) Piantedosi, prenderemo tutte le misure necessarie per adempiere a questi obblighi. L’Albania ha dimostrato durante questi anni di essere un partner molto affidabile e continueremmo ad esserlo”, ha aggiunto il ministro. Oltre ai flussi migratori le sfide che uniscono Italia e Albania comprendono anche il contrasto alla criminalità. E “in particolare la creazione e il funzionamento delle squadre investigative e delle operazioni dove si sono ottenuti risultati impressionanti nella repressione di fenomeni criminali come quello della droga e gruppi criminali – ha evidenziato Balla -.

Nel 2023 parliamo di 14 operazioni congiunte di polizia nel settore del traffico di narcotici” e “424 pattugliamenti congiunti della guardia di finanza in mare” oltre a “11 operazioni marittime congiunte per prevenire e contrastare il traffico di droga e contrabbando dei migranti. E lo stesso si può dire anche per quanto concerne il monitoraggio via terra e della collaborazione con Guardia di Finanza cha ci ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati nella lotta alla criminalità organizzata, e in particolare contro la coltivazione e il traffico di cannabis”, ha spiegato il ministro dell’Interno albanese. Infine per quanto concerne gli impegni futuri in un contesto di “eccellenti relazioni bilaterali” molto si giocherà anche sul terreno dei negoziati per l’adesione dell’Albania all’Unione europea. “C’è il pieno impegno di entrambe le parti per approfondire il partenariato strategico, basato su straordinarie e solide relazioni storiche, culturali, economiche e sociali tra i nostri paesi e popoli – ha concluso Balla -. Infine, l’Albania sarà sempre grata all’Italia per il suo sostegno costante e indistruttibile alla politica di allargamento dell’Ue e per il suo ruolo proattivo nel sostenere la prospettiva europea del nostro Paese” e “soprattutto nel sostegno a un processo di integrazione accelerato entro il 2030″.