Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 24/02/2024
LUNEDÌ IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SARÀ A NICOSIA
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si prepara alla visita di Stato nella Repubblica di Cipro che prenderà il via ufficialmente lunedì. Un appuntamento significativo, non solo perché si tratta della prima visita ufficiale di un capo di Stato italiano sull’isola ma anche per l’importanza che riveste oggi il Mediterraneo orientale, alla luce della situazione geopolitica.
I rapporti con la Turchia e la gestione dei flussi migratori e, non ultime le tensioni nel Mar Rosso e Medio Oriente, sono tutte questioni all’attenzione italiana e internazionale. Per le autorità di Nicosia è un fatto simbolico poter accogliere Mattarella in concomitanza con il ventesimo anniversario dell’adesione di Cipro all’Ue, soprattutto perché l’Italia è uno dei Paesi membri fondatori del blocco comunitario. La visita del capo dello Stato, inoltre, si inserisce in un contesto di rapporti molto positivi anche a livello economico dopo l’annuncio di Eni sui successi legati alla perforazione del pozzo Cronos-2, una notizia che conferma le capacità dell’offshore di Cipro. Il presidente Mattarella arriverà a Nicosia lunedì 26 febbraio insieme alla figlia Laura e al viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, e nel primo pomeriggio sarà ricevuto al palazzo presidenziale dal Presidente della Repubblica, Nikos Christodoulides. Dopo la cerimonia per la deposizione di una corona d’alloro presso la statua del primo presidente della Repubblica, Makarios III, si terrà un colloquio privato fra i due presidenti e le dichiarazioni alla stampa.
In serata il presidente incontrerà una delegazione della comunità italiana, spinta negli anni a trasferirsi sull’isola anche per la volontà del Paese di attrarre investimenti esteri.
Come detto, tuttavia, la visita del capo dello Stato si inserisce in un contesto geopolitico molto complesso. A ricordarlo sarà la giornata del 27 febbraio, quando il presidente Mattarella visiterà alcuni luoghi simbolo della storia recente del Paese. Innanzitutto il Quartier generale delle forze delle nazioni Unite per il mantenimento della pace a Cipro (Unficyp) che fin dagli anni Sessanta, e soprattutto dopo il conflitto del 1974, mantiene lo status quo fra la Repubblica di Cipro e l’autoproclamata repubblica di Cipro del Nord, divise dalla cosiddetta “Buffer zone”.
In questo caso si tratta della seconda visita del presidente Mattarella, nell’arco di pochi mesi, su una delle linee di confine delle grandi crisi internazionali: lo scorso novembre, infatti, si era svolta la significativa vista del Capo dello Stato nella linea di confine fra Corea del Nord e Corea del Sud. La visita proseguirà poi con un momento dall’alto valore simbolico visto che il presidente visiterà il Comitato per le persone scomparse, istituito per identificare le vittime dei conflitti degli anni Sessanta e Settanta e, se possibile, cercare di creare una memoria condivisa su quanto avvenne in quegli anni. Anni le cui tracce sono ben visibili nel vecchio aeroporto di Nicosia, bombardato nel 1974 –durante l’invasione turca – e da allora rimasto sospeso nel tempo, come un’istantanea del conflitto.
Da qui il presidente si recherà al porto di Limassol per la visita alla nave Bergamini della Marina militare, attualmente impegnata nell’operazione Mediterraneo sicuro, missione a cui il nostro Paese partecipa per il mantenimento della stabilità nel Mediterraneo orientale, un’area oggi più turbolenta e che richiede particolare attenzione.
Una volta conclusa la visita sulla nave italiana, dove sarà presente anche il capo di Stato maggiore della Marina, Enrico Credendino, il presidente si recherà a Pafos, città natale del presidente cipriota Christodoulides, dove visiterà uno degli orgogli nazionali dell’isola, la splendida casa di Dioniso impreziosita da meravigliosi mosaici romani. Una storia antica quella dell’isola che oggi si trova ad affrontare sfide estremamente attuali, come quella della gestione dei flussi migratori. Cipro, che fra i Paesi europei detiene il primato di migranti rispetto al numero della popolazione, ha vissuto una grande stagione di arrivi all’indomani della crisi siriana e oggi deve far fronte anche a flussi provenienti dall’Africa.
Come Paese di primo approdo, dunque, la Repubblica di Cipro ha una sensibilità comune con l’Italia su quelle che devono essere le politiche comunitarie. Ciò si riscontra anche nella vicinanza fra i due Paesi sull’elaborazione del nuovo Patto di immigrazione e asilo e sulla richiesta, a livello comunitario, di una maggiore solidarietà fra Paesi per la redistribuzione dei migranti