Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 16/05/2024
L’ordine del giorno del summit di oggi riguarderà anche la cooperazione araba in politica, economia, questioni sociali, cultura, media, sicurezza e collaborazione con attori internazionali e regionali
Le operazioni militari di Israele nella Striscia di Gaza, in corso dal 7 ottobre 2023, saranno tra i temi al centro delle discussioni del 33esimo vertice della Lega degli Stati arabi che si terrà oggi a Manama, la capitale del Bahrein.
Il segretario generale della Lega araba, Ahmed Aboul Gheit, sta spingendo verso un’azione araba congiunta che porti alla fine della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas a Gaza, e apra la strada a uno Stato palestinese sulla base della soluzione a due Stati.
Oltre alla situazione a Gaza, l’ordine del giorno del summit di oggi riguarderà anche la cooperazione araba in politica, economia, questioni sociali, cultura, media, sicurezza e collaborazione con attori internazionali e regionali. Fra i temi di discussione, vi sarà la guerra civile in Sudan, ma anche la crisi in Libia, Yemen e Siria. A tal proposito, Aboul Gheit ha sottolineato la necessità di un “impegno arabo costante” per evitare che queste crisi vengano “dimenticate”.
Nel corso della riunione ministeriale preparatoria al vertice della Lega araba, Aboul Gheit ha affermato che “le parole non riescono a esprimere la rabbia e la tristezza per quanto sta accadendo a Gaza”, aggiungendo che “la sete di vendetta dei leader israeliani ha portato a crimini spaventosi” di “pulizia etnica”. Secondo il segretario generale, le operazioni di Israele sono una “macchia vergognosa”, non solo per lo Stato ebraico ma per il mondo intero che lo ha permesso.
Aboul Gheit ha inoltre esortato a organizzare una conferenza internazionale – accolta con favore dai ministri degli Esteri arabi – che coinvolga tutte le parti impegnate nella soluzione dei due Stati, sottolineando che né i palestinesi né gli israeliani possono risolvere la questione da soli e hanno bisogno di un continuo intervento internazionale. Il segretario generale ha anche evidenziato la necessità di un intervento internazionale per “proteggere i palestinesi dal genocidio”.
Parlando al quotidiano panarabo di proprietà saudita “Asharq al Awsat”, Hossam Zaki, segretario generale aggiunto della Lega araba, si è detto “fiducioso” sul fatto che “il vertice prenderà decisioni forti sulla Palestina, nonostante i dibattiti in corso su altre questioni”. Il summit “mira a soddisfare le aspettative dell’opinione pubblica araba senza sollevare argomenti divisivi per i leader arabi”, ha affermato Zaki, ricordando che la Lega Araba sta monitorando anche le azioni israeliane in Cisgiordania. Il segretario generale ha inoltre evidenziato gli sforzi della Lega araba per ottenere un maggiore riconoscimento dello Stato palestinese a livello internazionale e per preparare una conferenza di pace sul tema, prevedendo che questi argomenti siano “affrontati e risolti” domani a Manama.
Per quanto riguarda l’intervento internazionale nella questione israelo-palestinese, durante un incontro al Cairo lo scorso marzo, il segretario generale Aboul Gheit aveva discusso con il ministro degli Esteri della Spagna, José Manuel Albares, dell’idea di organizzare una conferenza di pace internazionale. In quell’occasione, Aboul Gheit aveva anche sottolineato l’importanza della cooperazione arabo-europea per la realizzazione di questa conferenza, finalizzata alla soluzione dei due Stati e a un futuro politico per i palestinesi.