ANSALDO ENERGIA IN TUNISIAA SOSTEGNO SVILUPPO RINNOVABILI

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 14/06/2024

La strategia energetica della Tunisia per i prossimi sei anni ha come principale obiettivo quello di accelerare il cammino verso un futuro sostenibile, in linea con il coinvolgimento del Paese nello sforzo globale per affrontare i rischi del cambiamento climatico attraverso la riduzione delle emissioni di carbonio del 45 per cento entro il 2030.

Francesco Italiano, branch manager Tunisia, di Ansaldo energia, presente con continuità nel Paese nordafricano dal 1994 che quest’anno celebra “con grande orgoglio” il 30esimo anniversario di collaborazione tunisino – italiana nel settore della power generation, intervistato da “Agenzia Nova” ricorda che “l’idrogeno verde, ovvero prodotto da fonti rinnovabili, non emette gas serra e questo lo rende una fonte di energia pulita in grado di contribuire in modo sostenibile al raggiungimento della neutralità climatica nel lungo termine”. Per centrare gli obiettivi climatici, spiega il manager di Ansaldo, “la produzione di idrogeno a basso contenuto di CO2 dovrebbe passare dalle attuali 0,5 milioni di tonnellate ad oltre 16 milioni di tonnellate nel 2030. Da qui l’importanza di far leva sugli investimenti per lo sviluppo e la produzione di elettrolizzatori e l’installazione di rinnovabili”. Italiano ribadisce a “Nova” che “in questo senso, la Tunisia può sicuramente giocare un ruolo importante nello sviluppo dell’industria dell’idrogeno grazie al suo favorevole accesso all’energia rinnovabile, ad esempio attraverso i progetti di impianti fotovoltaici, alla sua vicinanza ai paesi dell’Unione europea (Ue) i cui consumi di idrogeno sono previsti in significativo aumento e alle potenziali collaborazioni con partner Italiani, già presenti nel Paese, come Ansaldo Energia e le sue società controllate”.

Il Paese nordafricano ambisce anche ad aumentare la propria quota di energie rinnovabili nella produzione complessiva di energia al 35%, dall’attuale 5%, garantendo un approvvigionamento energetico sicuro, accessibile a tutti e a prezzi ragionevoli per il 2035. Per questo, la Tunisia punta ad attrarre investimenti a livello nazionale e internazionale, in cooperazione con i settori pubblico e privato, come i recenti accordi firmati con la francese Total e il gruppo saudita, Acwa Power, per la produzione di idrogeno verde. A tal proposito, il branch manager per la Tunisia di Ansaldo Energia conferma “quanto sia fondamentale lo sviluppo e la sicurezza energetica per garantire e sostenere lo sviluppo economico della Tunisia: Ansaldo Energia è impegnata quotidianamente per garantire la disponibilità dell’energia elettrica necessaria per lo sviluppo sostenibile e la transizione energetica del Paese, con la fornitura della tecnologia più efficiente e performante per consentire la riduzione delle emissioni nell’atmosfera”. Italiano ribadisce che “le turbine a gas installate da Ansaldo Energia sono già in grado di funzionare con percentuali di idrogeno miscelato con gas naturale, nel momento in cui sarà disponibile l’alimentazione delle centrali elettriche anche con idrogeno.

Per quanto riguarda la produzione di idrogeno verde, Ansaldo Energia, attraverso la sua società controllata Ansaldo Green Tech, è attiva nello sviluppo e nell’industrializzazione di elettrolizzatori di ultima generazione per impianti su larga scala”. In particolare, sottolinea il branch manager, “Ansaldo Green Tech ha potenziali iniziative di sviluppo in Tunisia, in collaborazione con un partner industriale italiano. Al momento siamo in una fase di studio che comunque, in caso di conferma, potrebbe portare alla realizzazione di un impianto produttivo di idrogeno proprio in Tunisia, contribuendo attivamente allo sviluppo industriale ed economico – sociale del Paese”. La Tunisia punta a raggiungere una produzione di idrogeno verde di 8,3 milioni di tonnellate entro il 2050, trasformando l’attuale panorama industriale ed energetico nonché l’economia locale e globale, soprattutto per l’Europa affamata di energia pulita. Le stime suggeriscono che, a pieno regime, la Tunisia potrebbe esportare fino a 6 milioni di tonnellate di idrogeno all’anno creando un ecosistema energetico potente e sostenibile, con conseguenze significative sulla scena internazionale.

Nell’ambito dell’aumento della capacità di generazione e dell’efficienza della rete programmata dalla Tunisia, “Ansaldo Energia si propone di aumentare ulteriormente la capacità produttiva del Paese con l’installazione di impianti a ciclo combinato ad alta efficienza”, aggiunge Italiano, spiegando che “il ciclo combinato prevede l’installazione di una o più caldaie a recupero che producono il vapore che a sua volta si evolve in una turbina a vapore, generando energia aggiuntiva. A seconda della configurazione selezionata, la turbina a vapore può arrivare ad avere circa la stessa potenza di una turbina a gas, ma la sua potenza è generata senza il consumo di gas naturale, senza alcuna emissione in atmosfera e quindi con una grande efficienza dell’impianto produttivo”.

Ansaldo Energia è presente con continuità in Tunisia dal 1994. “Quest’anno celebriamo con grande orgoglio il nostro 30esimo anniversario di collaborazione tuniso-italiana nel settore della power generation”, afferma il branch manager Tunisia della società, evidenziando che “ad oggi Ansaldo Energia ha realizzato quattro grandi centrali elettriche, ed opera inoltre, nell’ambito di contratti di manutenzione pluriennali, per garantire la migliore disponibilità di tali impianti produttivi”. Durante la fase di costruzione Ansaldo Energia impiega circa 1.500 lavoratori tunisini, tra ingegneri, tecnici e operai, mentre durante le attività di manutenzione ne sono coinvolti circa 300. “La continuità della nostra presenza in Tunisia – conclude il branch manager – ci ha offerto negli anni una straordinaria opportunità di crescita congiunta ed è nostra intenzione sviluppare ulteriormente la nostra partnership con Steg e gli altri nostri stakeholder locali attraverso la costruzione di nuove centrali elettriche a sostegno del programma di sviluppo della capacità produttiva nazionale e per permettere un maggior sviluppo ed integrazione delle energie rinnovabili”.