Libia: calcio, ultimi preparativi per giocare in Italia le Finali Scudetto

Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 20/06/2024

Le principali squadre della Prima lega (Hexa- League, la “Nostra lega”), il campionato di calcio libico, stanno ultimando le procedure per il viaggio in Italia, dove la prossima settimana inizieranno le Final Six, le competizioni finali tra sei club per assegnare lo “Scudetto” della Libia: Al Nasr, Al Ahly Bengasi e Al Hilal (dell’est) e Al Madina, Asswehly e Al Ahly di Tripoli (dell’ovest). Le partite si disputeranno in tre stadi della Toscana: lo Stadio Viola Park di Bagno a Ripoli, lo Stadio Carlo Castellani di Empoli e lo Stadio Arena Garibaldi di Pisa. Il sito web di informazione “Al Wasat” riferisce che ciascuna squadra potrà portare 55 persone tra giocatori, staff tecnico e dirigenti.

Le partite saranno trasmesse in televisione su “Libya Sports Channel” e “National Channel”, oltre ai canali privati che desiderano fornire la copertura mediatica a proprie spese. Il campionato libico, articolato in cinque turni con girone all’italiana, dovrebbe iniziare il 27 giugno con le prime tre partite: Al Nasr di Bengasi contro Asswehly di Misurata, Al Hilal contro Al Ahly Bengasi e Al Madina contro Al Ahly Tripoli. Il secondo turno vedrà il “derby della Tripolitania” con Al Ahly Tripoli contro i misuratini dell’Asswehly, Al Ahly Bengasi contro Al Nasr, e i bengasini di Al Hilal contro i tripolini di Al Madina. Il terzo round vedrà Al Ahly Bengasi contro Al Madina, Al Hilal contro Asswehly e Al Nasr contro Al Ahly Tripoli. Nel quarto turno, Al Ahly Tripoli incontrerà Al Hilal, Al Ahly Bengasi sfiderà Asswehly e Al Madina giocherà contro Al Nasr.

Il quinto e ultimo round vedrà affrontarsi Al Ahly Tripoli e Al Ahly Bengasi, Al Nasr e Al Hilal, e Asswehly contro Al Madina. Le tre partite si svolgeranno in contemporanea ogni giornata, per un totale di 15 incontri. Vincerà chi otterrà più punti e le prime quattro classificate parteciperanno alle competizioni africane: il vincitore e il secondo classificato giocheranno la Champions League africana, mentre il terzo e il quarto posto consentiranno di prendere parte alla Confederation Cup africana. L’iniziativa che porta a ospitare le partite del campionato libico in Italia è frutto degli accordi siglati durante la visita del 7 maggio scorso a Tripoli della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel quadro del Piano Mattei.

La presenza del ministro dello Sport e i Giovani, Andrea Abodi, nella delegazione italiana non è stata certo un caso: tra i documenti firmati nel corso della missione, figura anche una dichiarazione di intenti tra il dipartimento per lo Sport, il dipartimento per le Politiche giovanili e il servizio civile universale della presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero dello Sport e il ministero della Gioventù del Governo di unità nazionale della Libia (l’esecutivo dell’ovest riconosciuto dalla comunità internazionale). Nello specifico, il documento prevede il contributo dell’Italia nel realizzare e riqualificare le infrastrutture sportive di base libiche nelle comunità locali, con particolare attenzione alle aree rurali e decentrate al fine di garantire il diritto allo sport alle diverse fasce della popolazione.

Il testo si prefigge di “promuovere lo sviluppo dello sport di base e delle politiche giovanili nei rispettivi stati, con particolare attenzione all’inclusione sociale, all’empowerment dei giovani e alla lotta contro la discriminazione”, ma l’obiettivo è anche quello di “facilitare lo scambio di esperienze e buone prassi nel campo dello sport attraverso programmi di formazione, visite di studio e seminari, volti a migliorare le competenze di operatori sportivi, tecnici e atleti”. La dichiarazione d’intenti intende anche “sviluppare programmi di volontariato e di servizio civile nel campo dello sport e delle politiche giovanili, per coinvolgere attivamente i giovani nella costruzione di una società più inclusiva e solidale, attenta ai corretti stili di vita e alla sana alimentazione”. È prevista, inoltre, l’organizzazione di “eventi sportivi congiunti, come tornei giovanili e festival culturali, per promuovere lo scambio culturale e la comprensione reciproca tra i giovani di entrambi i paesi”.