ISRAELE, NO AI DIPLOMATICI DELLA NORVEGIA

Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 09/08/2024

Le autorità di Israele hanno revocato l’accredito a otto diplomatici norvegesi di stanza a Tel Aviv che avevano avuto legami con l’Autorità nazionale palestinese (Anp). In una nota stampa, il ministero degli Esteri israeliano ha spiegato che la mossa è una risposta a “una raffica di recenti misure antiisraeliane e unilaterali prese dal governo norvegese”, tra cui il riconoscimento di uno Stato palestinese e recenti “gravi commenti da parte di alti funzionari norvegesi”. L’ambasciatore della Norvegia a Tel Aviv, Per Egil Selvaag, è stato convocato al ministero degli Esteri a Gerusalemme e informato che ai diplomatici verrà revocato l’accreditamento entro sette giorni e i visti entro tre mesi. “C’è un prezzo da pagare per la condotta anti-israeliana. Invece di combattere il terrorismo palestinese dopo il 7 ottobre e sostenere la lotta di Israele contro l’asse del male iraniano, la Norvegia ha scelto di premiare gli assassini e gli stupratori di Hamas sotto forma di riconoscimento di uno Stato palestinese”, ha affermato il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz.

Il 28 maggio scorso, infatti, Spagna, Irlanda e Norvegia hanno formalizzato il riconoscimento della Palestina. Attualmente sono 193 i Paesi che riconoscono lo Stato palestinese e 145 sono membri delle Nazioni Unite. Il capo della diplomazia israeliana ha evidenziato che Oslo ha anche “aderito alla causa infondata contro di noi presso la Corte penale internazionale”. “La Norvegia conduce una politica unilaterale sulla questione palestinese, quindi ho ordinato la cessazione di qualsiasi rappresentanza dell’Autorità nazionale palestinese per conto dell’ambasciata norvegese in Israele. Coloro che ci attaccano e conducono una politica unilaterale contro di noi pagheranno un prezzo”, ha affermato Katz. In risposta alla mossa di Israele, il ministro degli Esteri norvegese Espen Bart Eide ha convocato l’ambasciatore israeliano, Avi Nir-Feldklein. “Oggi ho convocato l’ambasciatore israeliano presso il ministero degli Esteri per protestare formalmente contro questa decisione”, ha detto Eide in un’intervista all’emittente “Nrk”.

La decisione di Israele di revocare l’accredito a otto diplomatici norvegesi di stanza a Tel Aviv avrà conseguenze sulle relazioni di Oslo con il governo di Benjamin Netanyahu, ha detto il ministro degli Esteri norvegese. La decisione israeliana “è un atto estremo che ha un impatto innanzitutto sulla nostra capacità di aiutare la popolazione palestinese” e “mostra ancora una volta che il governo di Netanyahu si oppone attivamente alla soluzione a due Stati”, ha dichiarato il ministro norvegese. Oslo “è sarà sempre amica di Israele e del suo popolo” ma, allo stesso tempo, “è stata chiara nel criticare l’occupazione, il modo in cui la guerra a Gaza si è svolta e la sofferenza che ha causato tra la popolazione civile palestinese”, ha continuato Eide. “Stiamo valutando quali misure intraprendere per rispondere alla situazione creata dal governo di Netanyahu”, ha affermato il ministro. “Avere canali diplomatici funzionanti è importante, specialmente quando la situazione nella regione è così seria. Ostacolare i diplomatici nel loro lavoro è grave. Indipendentemente dalla decisione, la priorità della Norvegia resta lavorare per la pace e per una soluzione diplomatica del conflitto in Medio Oriente”, ha concluso Eide.