Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 18/09/2024
Il segretario di Stato statunitense Antony Blinken tornerà in Egitto domani, 18 settembre, ma la sua visita nella regione ometterà in particolare una tappa in Israele, mentre aumentano i dubbi sulla possibilità di raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e un accordo sugli ostaggi prima che il presidente Joe Biden lasci l’incarico. L’arrivo del capo della diplomazia Usa in Egitto, in occasione della riunione del Dialogo strategico bilaterale, ha come obiettivo il rafforzamento della partnership bilaterale e la promozione dello sviluppo economico.
Blinken ha anche in programma incontri con i rappresentanti del governo egiziano, con cui discuterà le trattative per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Il tema della fine delle ostilità nella Striscia di Gaza sarà quindi tra i temi che Blinken affronterà con l’Egitto, mediatore insieme al Qatar per raggiungere un accordo tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas. Il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller ha detto ai giornalisti lunedì: “Continuiamo a collaborare con i nostri partner nella regione, in particolare con Egitto e Qatar, su cosa conterrà quella proposta, e ci assicuriamo o cerchiamo di vedere che sia una proposta che possa portare le parti a un accordo finale”. L’Egitto è un attore importante negli sforzi in corso per raggiungere la proposta di accordo tra le parti.
Secondo la stampa Usa, è improbabile che il viaggio di Blinken produca una svolta importante sull’accordo che si riduce alla volontà politica di due uomini: il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e il leader di Hamas, Yahya Sinwar. Tra i punti oggetto di contesa vi è la permanenza dei militari israeliani lungo il Corridoio Filadelfia, al confine con l’Egitto, che proprio Il Cairo rifiuta. In occasione della visita al Cairo, Blinken e il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, co-presiederanno l’apertura del dialogo strategico Usa-Egitto”. Il “dialogo strategico mira a rafforzare le relazioni bilaterali e ad approfondire lo sviluppo economico, nonché ad aumentare i legami tra le persone attraverso la cultura e l’istruzione”, si legge in una nota. Lo scorso 4 e 5 settembre si è tenuta la seconda sessione della Commissione economica congiunta (Jec), incentrata sulle iniziative volte a rafforzare la cooperazione economica tra Stati Uniti ed Egitto, in particolare nei settori dell’energia e delle riforme economiche.
Secondo la dichiarazione congiunta rilasciata dai governi degli Stati Uniti e dell’Egitto a margine degli incontri, la Commissione riflette la visione comune di entrambe le nazioni di promuovere opportunità di investimento e di rafforzare i legami economici. Nel corso dell’evento, durato due giorni, le delegazioni hanno ribadito il loro impegno nell’approfondimento dei legami economici e commerciali. Le discussioni si sono incentrate sulla riforma economica, sul ruolo del solido settore privato nel guidare una crescita dinamica e sulle opportunità di collaborazione nella trasformazione digitale e nella sicurezza energetica. Durante le sessioni si è anche parlato dell’aumento degli investimenti e dell’ampliamento delle opportunità economiche per entrambi i Paesi.
I colloqui hanno incluso anche il finanziamento del Methane Abatement Action Plan dell’Agenzia statunitense per il commercio e lo sviluppo, per promuovere obiettivi climatici condivisi, e gli standard federali statunitensi sulla sicurezza dei veicoli a motore, destinati a trasformare l’Egitto in un polo regionale per l’esportazione di automobili. Le delegazioni si sono impegnate a tenere colloqui bilaterali sull’accordo quadro su commercio e investimenti a Washington a ottobre 2024. Secondo l’ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti, gli investimenti diretti esteri (Ide) degli Stati Uniti in Egitto hanno raggiunto i 12,7 miliardi di dollari nel 2022, con un aumento dell’8,6 per cento rispetto al 2021.