ATTACCO IN LIBANO: NETANYAHU COLPISCE, BIDEN CERCA LA PACE

Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 25/09/2024

Beirut oltre 500 persone sono state uccise nei bombardamenti Il premier israeliano avverte: “Nasrallah vi sta portando sull’orlo dell’abisso”. Il presidente Usa all’Assemblea generale dell’Onu

Israele continuerà a colpire il movimento sciita libanese Hezbollah. Con queste parole il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, è intervenuto nella seconda giornata dell’operazione “Frecce del nord”, lanciata per colpire in modo massiccio il gruppo armato sciita. Durante la visita presso una base dell’intelligence delle Forze di difesa israeliane (Idf), rivolgendosi alla popolazione libanese, il primo ministro di Israele ha affermato: “La nostra guerra non è contro di voi, ma contro Hezbollah”. Il leader di Hezbollah, Hassan “Nasrallah vi sta portando sull’orlo dell’abisso. Vi ho chiesto di evacuare le case dove ha messo un missile nel soggiorno e un razzo nel garage. Chi ha un missile nel soggiorno e un razzo nel garage non avrà una casa”, ha aggiunto. Infine, il primo ministro di Israele ha sollecitato la popolazione a “liberarsi dal giogo di Hezbollah per il vostro bene”.

Nella quarta ondata di attacchi condotti dalle Idf in Libano, è stato ucciso Ebrahim Muhammad Qubaisi, considerato il comandante del sistema missilistico di Hezbollah, durante un attacco aereo a Beirut. Secondo le Idf, Qubaisi era una figura di spicco nell’organizzazione sciita libanese, responsabile delle unità missilistiche di precisione e aveva un ruolo chiave nei lanci verso Israele. L’operazione, spiegano le Idf, ha colpito anche altri comandanti missilistici di Hezbollah presenti al momento dell’attacco. Secondo il ministero della Salute libanese, nell’attacco su Beirut sono morte sei persone, mentre negli ultimi due giorni oltre 500 persone sono state uccise nei bombardamenti israeliani. Va sottolineato, però, che non si conosce il numero di civili uccisi né dei membri del partito di Dio e dell’altro movimento sciita libanese, Amal.

Negli attacchi, due membri dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) sono stati uccisi dagli attacchi delle Forze di difesa di Israele (Idf) in Libano. Lo ha fatto sapere l’Alto commissario, Filippo Grandi, attraverso un post su X in cui ha espresso le condoglianze dell’ente ai familiari delle vittime. “Gli attacchi aerei israeliani in Libano stanno ormai mietendo senza sosta centinaia di vittime civili”, ha scritto Grandi. Il movimento sciita libanese Hezbollah ha annunciato di aver colpito la base militare Samson, nel nord di Israele, con i razzi Fadi-3. E’ la prima volta che il gruppo armato filo-iraniano utilizza questo tipo di armamento per colpire siti nello Stato ebraico.

Al momento non vi sono conferme da parte israeliana. Appena due giorni fa, Hezbollah aveva annunciato di aver utilizzato per la prima volta i razzi di fabbricazione iraniana Fadi-1 e Fadi-2 contro obiettivi in Israele. Secondo i dati forniti dal gruppo sciita, Fadi-1 è un razzo da 220 millimetri, lungo 6 metri e dotato di una testata da 83 chilogrammi e una gittata da 70 chilometri. Fadi-1 sembra essere una versione libanese dei razzi M-220 di fabbricazione siriana. Il Fadi-2 è un razzo da 302 millimetri, lungo anch’esso 6 metri, con una testata da 170 chilogrammi e una gittata operativa di 100 chilogrammi. Come nel caso del Fadi-1, Fadi-2 sembra essere una versione libanese del razzo M-302 di fabbricazione siriana, noto anche come Kheibar-1.

Sul piano diplomatico, durante il suo discorso davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, in corso a New York, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha affermato che una soluzione diplomatica per mettere fine alle tensioni lungo il confine tra Israele e Libano è ancora possibile. “Si tratta dell’unico modo per garantire la sicurezza dei due Paesi e della regione”, ha detto. Oggi si trova in visita a Beirut l’inviato francese, Jean-Yves Le Drian. La Francia “sostiene il Libano ed è al suo fianco in ogni circostanza”, ha affermato Le Drian, in occasione dell’incontro con il primo ministro libanese ad interim, Najib Miqati, alla presenza dell’ambasciatore di Francia a Beirut, Hervé Magro.

Nel suo intervento, Le Drian ha indicato che “la visita di Miqati a New York – per l’Assemblea generale dell’Onu – in questa delicata situazione sia una questione molto importante”. L’ex ministro degli Esteri francese ha auspicato che “i contatti diplomatici portino a una soluzione che interrompa il ciclo di violenza”. Le Drian è giunto in Libano ieri, nella giornata che ha registrato il maggior numero di bombardamenti israeliani sul Libano meridionale dall’8 ottobre scorso. Secondo l’emittente libanese “Mtv”, Le Drian non porta alcuna proposta negoziale. Intanto, Parigi ha chiesto una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu per discutere della situazione in Libano.

Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, ha sottolineato sul podio dell’Assemblea generale dell’Onu che “gli attacchi effettuati su entrambi i lati della linea blu – la linea di demarcazione dell’Onu tra Israele e Libano – e più in generale nella regione devono cessare immediatamente”. “La Francia invita i vari attori e coloro che li sostengono a ridurre gli scontri ed evitare un’escalation regionale che sarebbe devastante per tutti, a cominciare dalla popolazione civile. Per questo ho chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza sul Libano che si terrà questa settimana”, ha aggiunto il nuovo capo della diplomazia francese.