Algeria-Ue «Rivedremo l’accordo»

Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 08/10/2024

Revisione in modo «fluido e amichevole»

A partire dal 2025, l’Algeria procederà a una revisione del suo accordo di associazione con l’Unione europea, un passo considerato necessario dal presidente Abdelmadjid Tebboune. Lo ha annunciato lo stesso Tebboune in un’intervista televisiva, sottolineando che questa revisione si svolgerà in modo “fluido e amichevole” con l’Ue, senza conflitti. L’accordo, firmato nel 2002 e in vigore dal 2005, mirava a promuovere il dialogo politico e rafforzare le relazioni economiche tra Algeria e Unione europea. Tuttavia, da tempo l’Algeria esprime insoddisfazione, ritenendo che l’accordo favorisca maggiormente l’Europa, come emerso dalla durante la 12ma sessione del Consiglio di associazione con l’Ue nel dicembre 2020.

Secondo Tebboune, l’intesa è stata siglata in un periodo in cui l’economia algerina era molto diversa, con un’industria debole e una forte dipendenza dalle importazioni agricole. Oggi, invece, l’Algeria ha sviluppato capacità produttive ed esporta diversi beni, rendendo imprescindibile una rinegoziazione dei termini dell’accordo. Nonostante le critiche, Tebboune ha ribadito l’importanza di mantenere relazioni amichevoli con l’Unione europea, che rimane il principale partner commerciale del Paese. Nel corso dei primi undici mesi del 2023, il volume degli scambi commerciali tra Algeria e Ue ha raggiunto i 46,5 miliardi di dollari, secondo i dati ufficiali.

La revisione dell’accordo sarà quindi cruciale per ribilanciare le relazioni economiche, rafforzando al contempo il ruolo dell’Algeria come partner strategico. Parallelamente alla revisione dell’accordo con l’Ue, l’Algeria ha deciso di concentrarsi sull’adesione alla Banca dei Brics, piuttosto che all’intero gruppo Brics. A tal proposito, Tebboune ha annunciato un contributo di 1,5 miliardi di dollari per sostenere l’ingresso del Paese nella banca, con l’obiettivo di intensificare la cooperazione con le economie emergenti e ottenere supporto finanziario per progetti infrastrutturali e di sviluppo sostenibile. La Banca di Sviluppo dei Brics ha già dato il via libera all’adesione algerina a fine agosto, segnando un passo significativo per il rafforzamento della posizione dell’Algeria sulla scena internazionale.

Sul fronte dei rapporti bilaterali, le relazioni tra Algeria e Francia hanno conosciuto nuove tensioni. Tebboune ha chiesto alla Francia di risarcire i danni provocati dai test nucleari effettuati nel deserto algerino tra il 1960 e il 1966, e di riconoscere i crimini commessi durante il periodo coloniale, come condizione per mantenere l’amicizia tra i due paesi. Inoltre, Tebboune ha criticato la posizione della Francia sul Sahara Occidentale, considerandola una violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Il presidente algerino ha anche escluso una visita ufficiale in Francia, prevista per la fine di ottobre 2023, citando le tensioni crescenti. La visita, già rinviata più volte, è stata nuovamente posticipata a causa del sostegno della Francia al piano di autonomia marocchino per il Sahara Occidentale. L’Algeria, dal canto suo, sostiene il Fronte Polisario, che chiede l’indipendenza della regione contestata.