Ue: Mattarella: «Quello della difesa comune è un tema indifferibile»

Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 12/10/2024

GRUPPO ARRAIOLOS I presidenti della Repubblica senza funzioni esecutive

Sfumature diverse ma la stessa consapevolezza della necessità di rafforzare i rapporti fra gli Stati Uniti e l’Unione europea. Perché lo richiedono le sfide geopolitiche che il nostro tempo ci pone davanti e perché gli Stati Uniti da soli non sono più in grado di reggere gli equilibri internazionali. Dunque una difesa comune europea, forte, è sempre più necessaria e indifferibile. È il messaggio che arriva dai presidenti della Repubblica senza funzioni esecutive del Gruppo Arraiolos, riuniti ierii a Cracovia per il consueto vertice annuale. A puntare il dito su quanto sia necessaria oggi una maggiore cooperazione continentale in materia di difesa è stato innanzitutto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel suo intervento davanti agli altri leader europei ha richiamato “all’urgenza di compiere passi avanti affinché l’Unione sia in grado di rispondervi con efficacia e tempestività, assumendo il ruolo e le responsabilità che le competono”. E fra queste sfide, sopratutto fra queste sfide, secondo il capo dello Stato, c’è quella “indifferibile” della “difesa comune dell’Unione”. Una strada necessaria e da prendere, ma non a cuor leggero. Perché, secondo il capo dello Stato, c’è “profondo rammarico, tristezza nel vedere immense quantità di risorse finanziarie per l’acquisto di armi, sottraendole a impieghi di carattere sociale. Dalla salute al cambiamento climatico, dalla cultura alle infrastrutture”. Ma – prosegue il ragionamento del presidente Mattarella – vi siamo costretti “dal mutamento del clima che è calato all’improvviso sul nostro Continente”, a causa dell’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina e dal “manifestarsi di una sua sorprendente aggressività militare fuori dalla storia e dalla razionalità”.

Di certo la difesa comune “non si traduce, banalmente, soltanto in quantitativi di spesa ma riguarda il conseguimento di capacità militari”. E’ difficile, infatti, avere unità con una “frammentazione in 27 diverse Forze armate e la conseguente duplicazione di funzioni e compiti” Senza dimenticare che abbiamo 27 industrie militari, sovente in competizione fra loro”. Temi su cui accelerare, anche perché “per la stabilità internazionale e per contrastare chi calpesta il diritto internazionale, non bastano più gli Stati Uniti”.

Per il presidente è “un’alleanza imprescindibile: non dobbiamo lasciarli soli e l’unica possibilità per farlo è quella di acquisire vere, efficaci, capacità militari”. Anche perché solo “una Unione con adeguate capacità militari, che soltanto una vera Difesa comune può assicurare” potrebbe rappresentare “un deterrente” nei confronti della Russia. Russia che spera in un disimpegno degli Usa nel continente visto che “a loro avviso, verosimilmente, l’Unione Europa, in questo caso, non sarebbe per la Russia un ostacolo insuperabile”. Per tutto questo, capacità militari “comuni dell’Unione sono indispensabili” per la stabilità internazionale, nella speranza, manifestata dal nostro presidente, di “non doverle mai usare”.