Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 10/04/2024
La fine dei “visti d’oro” annunciata dal presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, sposterà l’attenzione degli investitori immobiliari stranieri non comunitari verso Paesi come l’Italia e la Grecia. Lo scrive il quotidiano “El Economista”, spiegando che questa misura approvata dal governo del popolare Mariano Rajoy nel 2013 per i cittadini extracomunitari che acquistano una casa di valore superiore a 500 mila euro ha attirato in media ogni anno 580 milioni di euro l’anno di investimenti, il 94 per cento dei quali destinati all’acquisto di abitazioni.
La legge era stata approvata in un momento in cui il settore immobiliare languiva a causa dello scoppio della bolla del mattone, e gli investimenti stranieri erano in crisi a causa della crisi del debito sovrano. Secondo Siro Barro, responsabile del dipartimento di diritto tributario di Escalona & de Fuentes, con questa decisione la Spagna “cesserà di essere attrattiva per gli investitori immobiliari che cercano il visto d’oro” spostando il loro interesse verso altri Paesi che lo hanno ancora come, in particolare, l’Italia, la Grecia, Malta e l’Ungheria.
“I primi due, inoltre, hanno un modello fiscale competitivo per gli stranieri. L’Italia ha un regime per cui gli stranieri pagano 100 mila euro all’anno e non pagano più tasse”, ha aggiunto Barro.
Il visto d’oro prevede che gli investitori non europei possono ottenere la residenza spagnola (ma non la nazionalità) e il permesso di lavoro con un investimento di 500 mila euro in abitazioni. Il beneficio riguarda, inoltre, coloro che investono più di un milione di euro in depositi bancari o azioni di una società; più di 2 milioni di euro in debito pubblico o in un progetto imprenditoriale che genera occupazione o contribuisce in modo significativo all’innovazione.
Dal suo lancio nel 2013 e fino al 2022, sono stati rilasciati circa 10.000 visti. Nell’annunciare questa decisione, Sanchez ha spiegato che l’esecutivo intende prendere le misure necessarie per garantire che la casa “sia un diritto e non solo un affare speculativo”. A questo proposito, il leader socialista ha evidenziato che 94 visti su 100 ottenuti attraverso questa procedura legale si concentrano in città come Barcellona, Madrid, Malaga, Alicante, Valencia e Palma di Maiorca. “Queste sono le città dove il mercato è più stressato e non vogliamo un modello di investimento speculativo sugli alloggi”, ha chiarito il capo dell’esecutivo di Madrid