Napoli e la Campania campioni italiani dell’export manufatturiero a +28,9% nel 2023, ma non lo sa nessuno. Roberto Napoletano, direttore Feuromed: “cambiare la narrazione del Sud!”
Pubblicato da – napolitoday.it – 11 aprile 2024
Sud motore di pace e di sviluppo nell'”EuroMediterraneo”: per delineare soluzioni, definire strategie e spingere questo indispensabile processo saranno Napoli, per 3 giorni, gli attori principali della vita politica, economica, finanziaria ed accademica d’Italia e di Europa nell’ambito di Feuromed- il Festival euromediterraneo dell’economia. Sarà inoltre presentato “Federicum”, progetto di formazione che fonda sull’interscambio e punta a creare uno stabile ponte accademico-culturale tra Europa e Africa perché “l’Africa – come precisa Roberto Napoletano, direttore di Feuromed e de Il Quotidiano del Sud – l’Africa ha la povertà ma anche i giovani e le risorse, vecchie e nuove, e la speranza”.
Ai lavori parteciperanno oltre 60 relatori, tra cui 5 ministri nazionali e rettori e ministri internazionali, commissari e direttori generali europei, le voci più autorevoli del Mediterraneo allargato e delle istituzioni multilaterali, oltre 20 tra Amministratori Delegati e Presidenti delle più importanti aziende italiane globali e della finanza.
Il Sud motore della crescita
Il confronto partirà dalla Carta di Napoli, frutto degli spunti e delle riflessioni emerse dalla prima edizione di Feuromed tenuto sempe a Napoli nel 2023.
Il Sud Italia, primo fra i Sud del mondo, si pone come motore di sviluppo: “ne sono un esempio la sua misurabile crescita industriale, il proliferare di piccole e medie imprese, un numero di start up paragonabile al Nord – spiega Roberto Napoletano – Il Mezzogiorno, ormai, è il motore che ha portato l’Italia a correre più dei vicini Paesi europei rispetto ai livelli pre-Covid. Una tendenza iniziata molto prima della crisi pandemica, quando le imprese avevano cominciato ad aumentare la loro produttività e continuano a farlo ancora oggi. Tanto che l’aumento più significativo nell’export è stato registrato proprio dal Sud con una crescita del 16,8%, seguito dal Nord Ovest (+2,7%), e dal Nord Est e dal Centro che sono calati rispettivamente dell’1 e del 3,4%. A trainare questa crescita è la Campania, che ha chiuso il 2023 con un +28,9% passando dai 12,3 miliardi di euro di esportazioni del 2019 ai 22,2 di oggi. Fanno bene anche il Molise (+21,1%), la Calabria (+20,9%), l’Abruzzo (+13,6%), e la Basilicata (+5,5%)”.
I riflettori saranno puntati, dunque, sul Mezzogiorno, sul centro del Mediterraneo, che torna a essere il “fronte strategico per la crescita di tutta l’Europa e che può rappresentare il motore di pace e sviluppo sostenibile anche alla luce del piano Mattei per l’Africa”.
Il Festival
Il Festival si articola in tre sessioni:
la prima giornata sarà dedicata al quadro geopolitico che coinvolge il Mediterraneo e alle sfide strategiche, energetiche e infrastrutturali; la seconda alla nuova geografia dei traffici, all’industria del mare e alla sfida strategica del capitale umano per costruire la nuova classe dirigente del Mediterraneo, alla grande rete del futuro, alle politiche industriali europee e al nuovo Mediterraneo; la terza e ultima a un racconto del Sud italiano come primo dei Sud del mondo per sicurezza, tasso di sviluppo industriale e collocazione strategica all’interno di un Paese del G7.