Lotta ai trafficanti e crisi in M.O.al centro della visita di Tajani al Cairo

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altrovoce dell’Italia – 12/10/2023

L’incontro tra Tajani e il presidente egiziano Al Sisi ha toccato gli sviluppi attuali a livello israelo-palestinese

Il rafforzamento della cooperazione tra Italia ed Egitto sulle questioni migratorie, tra cui la lotta e lo smantellamento di reti criminali transnazionali attive nel traffico di esseri umani, e la situazione in Medio Oriente a seguito degli attacchi perpetrati dal movimento palestinese Ha mas nel territorio israeliano lo scorso 7 ottobre. Sono stati questi i temi al centro della visita di ieri del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, al Cairo, dove ha incontrato il presidente Abdel Fatah al Sisi, l’omologo Sameh Shoukry e il segretario generale della Lega araba, Ahmed Abdoul Gheit. Nell’incontro con Al Sisi “è emersa la volontà comune di combattere i trafficanti di essere umani e droga”, ha riferito il titolare della Farnesina in una conferenza stampa congiunta con l’omologo Shoukry, sottolineando di aver affrontato il tema della migrazione regolare nei suoi incontri con bilaterali. “Stiamo studiando forme di varia collaborazione con l’Egitto, anche tra privati, per la formazione di lavoratori che possano venire in Italia nell’ambito del decreto flussi”, ha dichiarato il ministro, che ha evidenziato: “La nostra sede diplomatica è al lavoro con le autorità egiziane per raggiungere obiettivi comuni”. Per quanto riguarda la situazione internazionale e regionale, l’incontro tra Tajani e Al Sisi ha toccato gli sviluppi attuali a livello israelo-palestinese. Dove si è con venuto “sull’estrema gravità della situazione e sull’importanza di la vorare per fermare l’escalation e raggiungere la calma tra le due parti”. Da parte sua, Al Sisi ha messo in guardia sulle pericolose conseguenze umanitarie e sull’importanza del ruolo europeo e internazionale nel sostenere un allentamento delle tensioni. L’incontro di Tajani con il presidente egiziano ha inoltre testimoniato la conferma della reciproca aspirazione a sostenere “l’illustre partenariato tra i due paesi amici e a continuare lo sviluppo positivo e il forte slancio per la cooperazione bilaterale, alla luce delle relazioni storiche tra Egitto e Italia e dei profondi legami culturali tra i due popoli”, secondo la presidenza del Cairo. Al centro del colloquio, sono state discusse le modalità per rafforzare la cooperazione economica e aumentare gli scambi commerciali tra i due paesi ed è stata sottolineata l’importanza di rafforzare la cooperazione a sostegno della produzione alimentare e industriale congiunta, nonché di sfruttare le opportunità disponibili nel campo dell’energia e delle fonti rinnovabili.

Anche durante il colloquio di Tajani con l’omologo Shoukry è stato “convenuto di rafforzare ulteriormente il dialogo e la cooperazione sulle questioni migratorie, anche promuovendo percorsi legali e combattendo l’immigrazione irregolare, esprimendo forte preoccupazione per la crescente pressione della migrazione irregolare attraverso il Mediterraneo, nonché per il prezzo inaccettabile in termini di vite umane che questi flussi irregolari comportano”, secondo quanto riferito da una nota congiunta diramata dopo l’incontro. I due capi della diplomazia hanno rinnovato il loro appello per un approccio globale e un’azione più risoluta ed efficace, a livello bilaterale e in cooperazione con l’Unione europea e le organizzazioni internazionali, nonché le Nazioni Unite e le sue agenzie competenti, “per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare, tra cui la mancanza di sviluppo socioeconomico e altre sfide globali come il cambiamento climatico e l’insicurezza alimentare”, così come di aumentare e mobilitare il sostegno finanziario per l’Egitto, “che ospita un numero sempre maggiore di migranti e rifugiati”. Una maggior cooperazione tra i due Paesi è inoltre volta a “favorire il ritorno volontario e la reintegrazione, combattere e smantellare le reti criminali transnazionali dei trafficanti di esseri umani e rafforzare la cooperazione nella formazione tecnica e professionale, al fine di facilitare l’ingresso di forza lavoro qualificata nel mercato del lavoro in entrambi i Paesi”. “Del tema immigrazione ho parlato anche con il segretario generale della Lega Araba al quale ho ribadito l’impegno dell’Italia ad accogliere migranti legali, circa mezzo milione in tre anni, ma la ferma determinazione dell’Italia a combattere i trafficanti di esseri umani che sfruttano la disperazione degli africani ma anche dei mediorientali per fare affari, sapendo bene poi che queste persone non avranno una vita facile in Europa”, ha detto Tajani in un punto stampa all’ambasciata d’Italia in Egitto.

Commentando il conflitto in corso tra Hamas e le forze israeliane, il titolare della Farnesina ha detto che “salvare la vita agli ostaggi nelle mani di Hamas è una priorità assoluta”. “Ho chiesto anche al segretario generale della Lega araba di fare tutto ciò che è possibile per circoscrivere ed evitare che il conflitto si allarghi al Libano”, ha detto Tajani. “L’Italia è un paese certamente occidentale amico di Israele, ma desidera la pace e la de escalation. Vuole collaborare con i paesi ara bi che intendono costruire una stagione di pace e relazioni positive”, ha detto il capo della diplomazia, spiegando che le autorità del Cairo “troveranno l’appoggio del governo italiano in qualsiasi azione che intraprenderanno per ripristinare la stabilità in Medio Oriente”. “Riteniamo fondamentale l’Egitto per la pace e la stabilità in Medio Oriente”, ha continuato Tajani, sottolineando che l’Italia, attribuisce “grandissima importanza al ruolo dell’Egitto in questo momento e in generale per la crescita del Mediterraneo”. Sulla questione degli ostaggi: “L’Egitto cercherà di trovare una soluzione positiva per la liberazione degli ostaggi nelle mani di Ha mas. Ho ricordato al presidente egiziano che tra gli ostaggi ci so no probabilmente due cittadini italiani, chiedendogli di fare tutto ciò che può per la loro liberazione e per creare un corridoio umanitario”, ha detto Tajani, sottolineando che ha trovato “orecchie attente e disponibilità” da parte di Al Sisi. E infine: “L’Italia e l’Egitto sono a lavoro per attività culturali congiunte che si potranno realizzare in futuro. Purtroppo la situa zione internazionale attuale ci ha impedito di organizzare il concerto di stasera”, ha affermato Tajani, che ha concluso: “Ci sarà an che un business forum dedicato alle imprese italiane ed egiziane. Le imprese italiane vogliono investire in Egitto”. Da parte sua, il ministro Shoukry ha ricordato che “l’Italia è il primo partner del l’Egitto nell’Unione europea e il quarto a livello mondiale”, sottolineando che il 20 per cento delle esportazioni egiziane sono dirette all’Italia, e che il numero delle aziende italiane che lavorano nel Paese egiziano “è in aumento”. “Siamo soddisfatti dell’attuale slancio nelle relazioni italo egiziane e non vediamo l’ora di comunicare e coordinarci con una visione comune sulle aree di cooperazione”, ha detto il capo della diplomazia egiziana, spiegando che c’è “una forte volontà da entrambe le parti di espandere la cooperazione per quanto riguarda gli aspetti economici e di aumentare il volume delle esportazioni e delle aziende italiane che operano in Egitto a beneficio di entrambi i paesi”. “L’instabilità in Medio Oriente e nella Striscia di Gaza potrebbe favorire un aumento del numero di migranti che cercano di raggiungere l’Europa”, ha concluso il capo della diplomazia egiziana, garantendo che il suo Paese “manterrà il valico di Rafah (con Gaza) aperto per fornire aiuto e sostegno al popolo palestinese”.