Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 03/10/2024
Le rotte dalla Libia dominano il panorama migratorio del 2024, seppure in calo del 17,81 per cento rispetto ai 36.680 sbarcati nello stesso periodo del 2023
Ha preso il via ieri a Mirabella Eclano, in Campania, la riunione ministeriale dell’Interno del G7. Migranti, sicurezza e contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti saranno i temi al centro dei confronti e dibattiti presieduti dal titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, alla presenza degli omologhi di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, nonché di alcuni rappresentanti di paesi terzi, tra cui spiccano Libia, Tunisia e Algeria. Vale la pena ricordare che dalla Libia sono arrivati in Italia 30.147 migranti irregolari via mare nei primi nove mesi del 2023, mentre dalla Tunisia sono giunte 15.931 persone. Altri 2.662 migranti sono arrivati dalla Turchia e 951 sono giunti dall’Algeria. Le rotte dalla Libia dominano il panorama migratorio del 2024, seppure in calo del 17,81 per cento rispetto ai 36.680 sbarcati nello stesso periodo del 2023.
Gli arrivi dalla Tunisia, invece, sono crollati dell’82,52 per cento, passando da 91.145 nel 2023 a 15.931 nel 2024. Parteciperanno al G7 Interno, in rappresentanza dell’Unione europea, anche il vice presidente della Commissione europea per la Promozione dello stile di vita europeo, Margaritis Schinas, e la commissaria per gli Affari interni, Ylva Johansson, insieme ai rappresentanti dell’Interpol, dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc). Le delegazioni che prenderanno parte al G7 dei ministri dell’Interno sono arrivate a Mirabella Eclano nella giornata di ieri.
I lavori nel comune irpino, storicamente rilevante in quanto snodo dei commerci lungo la via Appia che congiungeva Roma e Brindisi, si apriranno invece ufficialmente oggi per poi concludersi domani con una conferenza stampa di Piantedosi. L’agenda della ministeriale dell’Inter – no del G7 prevede in totale quattro sessioni. La prima, che sarà aperta dai saluti introduttivi del titolare del Viminale, ruoterà attorno ai rischi e alle minacce derivanti dagli scenari di crisi internazionali. Successivamente, nella seconda sessione, i rappresentanti dei maggiori paesi industrializzati si confronteranno sulla sicurezza nella sua dimensione cyber e sul tema relativo alle criptovalute. La terza sessione sarà invece dedicata alla prevenzione e al contrasto delle reti criminali internazionali responsabili della diffusione delle droghe, in particolare quelle sintetiche.
La quarta e ultima sessione, l’unica programmata per la giornata conclusiva dei lavori e a cui parteciperanno anche ministri di paesi terzi, sarà interamente dedicata al tema delle migrazioni: nel dettaglio, le parti discuteranno di flussi migratori e delle strategie di contrasto al traffico di esseri umani. La prima giornata di dibattiti prevede una “cena di lavoro” dedicata ai rischi e alle opportunità nei campi di applicazione dell’intelligenza artificiale. A precederla sarà un momento di arte e cultura, con l’esibizione della banda musicale della Polizia di Stato, che eseguirà un repertorio di brani di carattere sinfonico che rappresenteranno tutti i paesi partecipanti, a dimostrazione dell’importanza della collaborazione internazionale non solo sul piano politico e della sicurezza, ma anche nella promozione della cultura.
Il G7 è un forum informale che riunisce Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti. Al gruppo partecipa anche l’Ue, rappresentata ai vertici dal presidente del Consiglio europeo e dal presidente della Commissione europea. Diversamente da un’organizza – zione internazionale, il G7 opera senza una struttura organizzativa permanente. Ogni anno, uno degli stati membri assume a rotazione la guida del gruppo. Il Paese che detiene la presidenza funge da segretariato temporaneo, ospitando i lavori ministeriali del gruppo e il vertice dei leader. La nazione ospitante svolge inoltre un ruolo fondamentale nella definizione dell’agenda e nell’individuazione delle priorità. Il primo gennaio 2024 l’Ita – lia ha assunto per la settima volta la presidenza del G7.
G7 Scienza e Tecnologia
Bianchi: «L’Africa può diventare simbolo di pace e condivisione»
“L’Africa può diventare un simbolo di pace, di condivisione”. Alla riunione del G7 Scienza e Tecnologia che si è svolta ieri a Trieste, il tempo per affrontare il tema della “Capacity building for Africa” – moderata nel pomeriggio dal professor Patrizio Bianchi, ex ministro dell’Istruzione – non è mai abbastanza. “Si, come ho detto in questo pomeriggio, il ruolo della tecnologia, della ricerca, dell’università per lo sviluppo rimane tale se è aperto, interattivo, intercontinentale”, dichiara alla stampa il professore dopo la conclusione dei lavori. E sottolinea: “Non basta pensare in termini di sostegno e aiuto, occorre investire nell’educazione alla pace. Il mondo della scuola, dell’università e della ricerca può avere un ruolo chiave su tutte queste dinamiche”. Pur di essere presente, l’economista ha affrontato un lunghissimo viaggio. “Sono arrivato ora a Trieste per condurre gli incontri di questo pomeriggio alla riunione del G7 Scienza e Tecnologia; ero ad Addis Abebaper rappresentare l’Italia con la rete delle Cattedre Unesco nella convention mondiale organizzata in Africa, ho viaggiato tutta la notte per essere qui, a parlare qui di Africa. Per me è come un ponte naturale” ha spiegato Patrizio Bianchi. “Il Piano Mattei per l’Africa è uno dei temi chiave del G7 a presidenza italiana, porta il nome di un italiano, ma tutti i Paesi G7 giocano un ruolo. Anche in questa giornata di incontri e discussione che condurrò” ha aggiunto l’ex ministro.