Albania, aerei Nato nell’ex base sovietica A Kucova investiti 55 miliardi di dollari

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 05/03/2024

I primi velivoli militari atterrati sulla pista ieri mattina sono stati due caccia italiani decollati dalla base di Aviano

A Kucova, in Albania centrale, è stata inaugurata ieri una base aerea della Nato nel sito che fu di una base militare di epoca sovietica. L’Alleanza Atlantica ha investito circa 55 miliardi di dollari per la ricostruzione della base, che verrà utilizzata per rifornire velivoli militari di ultima generazione e per lo stoccaggio di munizioni. Kucova non ha sempre avuto questo nome. Durante il regime comunista, infatti, venne rinominata Qyteti Stalin (città di Stalin), salvo riacquisire il suo nome originario dopo la fine del regime. “La base oggi è stata trasformata ed è pronta come base tattica della Nato, con un’importanza che supera i confini dell’Albania”, ha affermato il premier albanese, Edi Rama, presente all’inaugurazione. “È un elemento di sicurezza per la nostra regione dei Balcani occidentali, una regione minacciata dalla Russia.

La riattivazione di questo aeroporto militare fa parte dell’ulteriore crescita della nostra flotta aerea”, ha aggiunto. Di segno analogo sono state le parole del ministro della Difesa albanese, Niko Peleshi, per il quale la base si rivelerà un luogo strategico per l’Alleanza e per la regione dei Balcani occidentali: “Non più di due anni fa non potevamo pensare che l’Europa avrebbe affrontato un’aggressione come quella che sta avvenendo in Ucraina. Dobbiamo essere preparati”. L’inaugurazione di ieri segna “un significativo sviluppo” che “non promuove soltanto il nostro profilo sul palcoscenico internazionale ma rafforza anche il nostro impegno per la pace e la sicurezza nella regione”, ha spiegato Peleshi. Alla cerimonia di ieri ha partecipato anche il ministro della Difesa Guido Crosetto. “Oggi celebriamo un momento importante nella cooperazione tra Italia e Albania e un punto di svolta per la regione dei Balcani occidentali.

L’apertura della base Nato di Kucova è il frutto di un percorso tutt’altro che facile, che culmina in un momento di rapidi e profondi cambiamenti in ambito internazionale”, ha sottolineato il ministro, per il quale la cooperazione tra Italia e Albania nel campo della difesa è un pilastro fondamentale nelle relazioni bilaterali. Non è un caso che i primi aerei militari atterrati sulla pista della base di Kucova ieri mattina siano stati due caccia italiani decollati dalla base di Aviano. “L’inaugurazione della base aerea di Kucova dimostra che la nostra Alleanza, con un approccio a 360 gradi, è fortemente impegnata in questa regione e come coalizione prendiamo in considerazione gli impegni dell’Albania per la sicurezza della Nato nel suo insieme”, ha spiegato il generale Pablo Sanchez de Lara, comandante del Centro operativo aereo combinato della Nato alla base aerea spagnola di Torrejón.

“Se ci guardiamo intorno, se guardiamo questa nuova base, è ovvio che l’Albania è più che mai pronta ad assumersi maggiori responsabilità per proteggere la sicurezza e la pace”, ha affermato il generale, aggiungendo che la base sarà in linea con gli standard della Nato e migliorerà l’interoperabilità, la resistenza e la cooperazione all’interno dell’alleanza. Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte anche rappresentanti delle istituzioni albanesi e dell’ambasciata degli Stati Uniti a Tirana, oltre che il ministro della Difesa turco, Yasan Guler.

Proprio ieri la società turca Baykar ha comunicato che i droni Bayraktar TB2 sono ufficialmente entrati nella flotta aerea delle forze armate albanesi. “L’apertura della base di Kucova segna l’inizio di una nuova era per la sicurezza dei Balcani e dell’Europa”, ha affermato l’amministratore delegato della società, Haluk Bayraktar. “I Bayraktar TB2 hanno effettuato oggi (ieri, ndr) con successo i loro primi voli nei cieli dell’Albania. Il loro dispiegamento in questo punto strategico è un indicatore importante del nostro contributo alla sicurezza dell’Albania e della geografia sorella dei Balcani”, ha aggiunto l’Ad.