Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 27/08/2024
Il Piano Mattei è “entrato bene nella testa dei partner dell’Italia” e i benefici che potranno derivarne sono stati ampiamente e bene illustrati anche durante i lavori del Meeting di Rimini. Lo ha dichiarato ad “Agenzia Nova” il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, che domenica ha partecipato a due panel organizzati durante il Meeting per l’amicizia fra i popoli in corso nel capoluogo di provincia romagnolo.
Proprio a quest’annuale evento il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale partecipa tradizionalmente con un suo padiglione che, come spiegato dal viceministro, “organizza una serie di eventi” e con le sue attività consente anche di “spiegare ai cittadini cos’è la cooperazione e cosa significa in quanto elemento importante della politica estera dell’Italia”.
E proprio in questo contesto si inserisce il Piano Mattei. “I nostri partner della Nato, del G7 e dell’Ue, hanno iniziato a mettere le mani in tasca per appoggiare l’Italia”, ha detto Cirielli, secondo il quale “l’obiettivo è fare in modo che l’Africa non fallisca e che anzi, al contrario, cresca” e “questo è importante anche per noi, come Italia, che siamo i dirimpettai di questo continente”. Secondo il viceministro, “abbiamo una responsabilità storica” nei confronti dell’Africa, soprattutto “in questa fase in cui ci sono attori come la Russia che hanno approcci diversi dal nostro, che invece puntiamo sulla reciprocità e su un atteggiamento paritario e non predatorio”.
Andando nel concreto il viceministro ha illustrato la sua partecipazione al panel del Meeting dal titolo “Aumentare il valore e la resilienza del caffè in Africa”. “È stato un momento d’incontro con la Fondazione Avsi che svolge un’attività importante sulla formazione in Africa e abbiamo parlato del grande progetto che serve a fare in modo che l’Africa mantenga la sua grande produzione di caffè”, ha detto Cirielli. “È una cosa utile per l’Africa ma anche per l’Italia, visto quali sono le nostre grandi capacità di lavorare questo prodotto”, ha proseguito il viceministro, secondo il quale con questo progetto si fa “il bene dell’Africa e anche dell’Italia”, ovvero si persegue quell’intento che è poi l’essenza del Piano Mattei. Il viceministro è intervenuto anche a un secondo panel del Meeting di Rimini intitolato “Formazione lavoro, la via per far incontrare domanda e offerta di manodopera straniera”.
Questo tema viene spesso associato alla questione dell’immigrazione, ma su questo punto Cirielli vuole essere chiaro. “L’immigrazione è una questione collaterale. È chiaro che esiste un diritto a emigrare, ma esiste anche un diritto a non emigrare. Ed è altrettanto chiaro che l’intento del Piano Mattei è quello, favorendo la crescita del continente africano, di impedire l’immigrazione clandestina. Al contempo, tuttavia, si lavora per favorire quella regolare, ove serva”, ha affermato Cirielli, sottolineando l’azione del governo in tal senso proprio per aiutare quei settori che necessitano di manodopera. “L’Italia ha tutte le carte in regola e la credibilità, e il nostro governo ha avuto il pregio di non avere un approccio ideologico e di aver puntato molto sull’aspetto bilaterale”, ha concluso il viceministro.