CPE: SOSTEGNO A KIEVE RAPPORTO PIÙ STRETTO TRA EUROPA E REGNO UNITO

Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 19/07/2024

Stringere un “rapporto più stretto” tra Europa e Regno Unito nel dopo Brexit, combattere insieme l’immigrazione illegale e ribadire una volta ancora il fermo sostegno all’Ucraina. Sono questi alcuni dei punti centrali del quarto incontro della Comunità politica europea (Cpe), secondo quanto dichiarato in apertura dell’evento dal premier del Paese ospitante, il britannico Keir Starmer. La nuova edizione, organizzata quest’anno al Blenheim Palace di Woodstock, ha voluto ribadire innanzitutto le ragioni d’essere di un formato costituito in seguito all’invasione russa dell’Ucraina due anni fa. Tra gli oltre 40 leader che vi hanno partecipato si contano la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, l’Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza Josep Borrell e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Assente giustificata è stata invece Ursula von der Leyen, impegnata a Strasburgo nell’ultimo giorno di plenaria del Parlamento europeo, che l’ha riconfermata nel ruolo di presidente della Commissione Ue. Per il premier britannico, “il Regno Unito e l’Unione europea, lavorando insieme come partner sovrani, sono una forza potente per il bene di tutto il continente, per la pace, la sicurezza e la prosperità”. Starmer ha promesso che il Regno Unito sarà un “amico e un partner” disposto a sviluppare la cooperazione su più fronti. “Non facciamo parte dell’Unione europea, ma facciamo assolutamente parte dell’Europa”, ha infine affermato, aggiungendo che occorre concentrarsi “non sulle differenze”, bensì sui “valori che condividiamo”. Un appello all’unità è stato lanciato anche dal capo dello Stato ucraino, Volodymyr Zelensky, che ha sottolineato come il presidente russo Vladimir Putin “non sia riuscito a raggiungere il suo obiettivo principale, ossia distruggere l’unità in Europa”.

Secondo Zelensky, occorre “restare uniti” per non consentire al capo del Cremlino di intrattenere relazioni “con i leader che veramente contano”. A questo proposito, Zelensky non ha risparmiato un riferimento, seppur indiretto, al premier ungherese Viktor Orban, il cui Paese detiene la presidenza di turno dell’Ue. “Se qualcuno desidera fare dei viaggi nella capitale della guerra e fare promesse contro i nostri interessi comuni, oppure a scapito dell’Ucraina o di un altro Paese, allora perché dovremmo tenere in considerazione una tale persona? L’Ue e la Nato possono affrontare tutti i problemi senza questo individuo”, ha detto il presidente ucraino commentando così la recente visita di Orban a Mosca. L’importanza dell’unità fra Stati europei e fra Ue e Regno Unito è stata ribadita anche nel caso di altre sfide come quella dell’immigrazione illegale, secondo tema centrale della giornata al Blenheim Palace.

“L’immigrazione illegale non è più una sfida, ma una crisi vera e propria”, ha precisato Starmer nel suo intervento. “La decisione che le persone prendono di lasciare le proprie case non può essere separata da questioni più ampie: si tratta di disuguaglianza globale e anche questo merita la nostra attenzione”, ha aggiunto il premier britannico, che anche su questo tema ha cercato sponda in un incontro bilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron, con cui condivide il problema dei transiti attraverso la Manica. Dal canto suo il titolare dell’Eliseo ha osservato che “non esiste una soluzione rapida” per fermare gli attraversamenti. La Francia, ha aggiunto, farà di tutto per “migliorare la situazione”, tenendo conto che si tratta di una “questione umanitaria molto delicata”. Il problema dell’immigrazione clandestina è stato oggetto anche di un incontro tra Starmer e il premier albanese Edi Rama. Al centro del colloquio è stato il protocollo siglato da Albania e Italia sul dossier migratorio.

Secondo quanto dichiarato da un portavoce di Downing Street, i due leader hanno discusso di “questioni di sicurezza europea, inclusa l’immigrazione, in particolare di soluzioni innovative come il partenariato Italia-Albania”. Il portavoce ha affermato che Starmer e Rama “hanno concordato di continuare a rafforzare le relazioni tra i due Paesi”. Tra i bilaterali di Starmer ce n’è stato anche uno con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Il colloquio ha consentito ai due leader di approfondire il confronto avviato in occasione del vertice della Nato di Washington sulla collaborazione nelle principali aree di crisi e in ambito migratorio, con specifico riferimento alla lotta ai trafficanti di esseri umani. Meloni e Starmer hanno inoltre concordato di proseguire lo stretto coordinamento avviato su tutti i più importanti temi dell’agenda internazionale e sulle sfide globali in occasione di una prossima visita a Roma del primo ministro britannico.

La Comunità politica europea (Cpe), a cui partecipano 47 Paesi europei, è una piattaforma informale che intende promuovere il dialogo politico e la cooperazione su temi di interesse comune e rafforzare la sicurezza, la stabilità e la prosperità del Vecchio Continente. Il formato offre ai capi di Stato e di governo un’opportunità di dialogo per favorire una risposta unitaria a temi di interesse comune e la collaborazione in materia di economia, energia, sicurezza, connettività, giovani e cultura. La Cpe si è riunita per la prima volta a Praga nell’ottobre 2022, con un focus sulla guerra in Ucraina e sulla crisi energetica allora in corso. Nel 2023 si sono svolti altri due incontri, a giugno a Bulboaca, in Moldova, e a ottobre a Granada, in Spagna. Dopo la riunione odierna al Blenheim Palace, la prossima edizione si terrà il 7 novembre 2024 in Ungheria.