Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 06/08/2024
Con la visita di due giorni in Egitto del ministro degli Esteri della Turchia, Hakan Fidan, sono entrati ufficialmente nel vivo i preparativi per la prima riunione del Consiglio di cooperazione strategica di alto livello tra i due Paesi, concordata lo scorso febbraio durante lo storico viaggio istituzionale al Cairo del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Il Consiglio si riunirà nel prossimo futuro in occasione della visita del capo dello Stato egiziano, Abdel Fattah al Sisi, in Turchia.
L’organizzazione dell’incontro strategico congiunto era stata già discussa a Istanbul lo scorso aprile da Fidan e dall’allora omologo egiziano Sameh Shoukry, poi sostituto da Badr Abdelatty a seguito di un rimpasto del governo. Ieri il dossier è stato approfondito ulteriormente durante i colloqui che il ministro turco ha tenuto con Al Sisi e Abdelatty.
La visita di Fidan in Egitto, giunto al Cairo nella giornata di ieri, è stata infatti l’occasione per valutare ed esaminare le attuali basi per i circa 20 accordi che secondo la stampa turca dovrebbero essere firmati nella prima riunione del Consiglio di cooperazione strategica di alto livello. A dominare l’agenda del viaggio istituzionale del ministro turco sono state quindi le relazioni bilaterali – politiche, economiche, energetiche e culturali -, ma non sono mancate le discussioni sugli ultimi sviluppi nella regione del Medio Oriente e del rischio di allargamento della guerra nella Striscia di Gaza.
La prima tappa della visita di Fidan in Egitto è stata ad Al Arish, città portuale nel nord del Paese, dove la Turchia ha inviato numerosi carichi di aiuti umanitari destinati alla popolazione palestinese di Gaza. Nella giornata di ieri, dopo essere stato accolto dal governatore del Sinai settentrionale, Khaled Magawer, il ministro turco ha visitato ad Al Arish i magazzini logistici della Mezzaluna rossa egiziana e ha poi ispezionato il vicino valico di Rafah. Fidan ha elogiato il ruolo dell’Egitto nel ricevere e inviare aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Da parte sua, Magawer ha illustrato il meccanismo di ricezione degli aiuti da vari Paesi e organizzazioni internazionali, il loro stoccaggio e la successiva consegna ai funzionari dell’Unrwa attraverso la Società della Mezzaluna rossa egiziana, in base alle necessità urgenti dei palestinesi di Gaza. Fidan ha sottolineato che le posizioni di Egitto e Turchia sono identiche per quanto riguarda la necessità di porre fine alla guerra a Gaza e di stabilire la pace nella regione attraverso una soluzione a due Stati. Da Al Arish, il ministro degli Esteri turco si è poi spostato nella città di El Alamein, sempre nell’area settentrionale dell’Egitto, dove ha incontrato prima il segretario generale della Lega degli Stati arabi, Ahmed Aboul Gheit, e poi il presidente egiziano Al Sisi e l’omologo Abdelatty.
L’attuale situazione nella Striscia di Gaza e la recente escalation nella regione, che ha visto le uccisioni dell’alto membro di Hezbollah Fouad Shukr in Libano e del capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, in Iran, sono stati al centro dell’incontro tra Fidan e Aboul Gheit, avvenuto ieri a El Alamein. Il segretario generale della Lega degli Stati arabi ha sottolineato la necessità che la comunità internazionale fornisca “protezione” al popolo palestinese sottoposto al “massacro continuo” da parte delle forze israeliane, evidenziando l’urgenza di un cessate il fuoco immediato e di un percorso “credibile” per l’attuazione della soluzione dei due Stati. Aboul Gheit ha inoltre espresso il suo apprezzamento per le posizioni della Turchia a sostegno della causa palestinese nei vari forum internazionali. Nel corso del colloquio, le parti hanno discusso anche degli ultimi sviluppi in Siria, Libano e Sudan, nonché delle modalità per migliorare le relazioni tra la Lega araba e la Turchia in campo politico ed economico.
Ieri Fidan ha incontrato prima Al Sisi e successivamente Abdelatty. Nel corso dell’incontro odierno, Al Sisi ha passato in rassegna i rapporti bilaterali tra i due paesi. Sia il presidente egiziano che il ministro turco hanno sottolineato la loro aspirazione a tenere presto la prima riunione del Consiglio strategico di alto livello con l’obiettivo di rafforzare il percorso di cooperazione, il coordinamento e le consultazioni a sostegno anche della sicurezza e della stabilità regionale. A questo riguardo, le parti hanno discusso del rischio di escalation e di allargamento della guerra in corso nella Striscia di Gaza. Al Sisi ha sottolineato che il Medio Oriente sta attraversando un momento “delicato e pericoloso”, che richiede i “massimi livelli di autocontrollo e la voce della ragione e della saggezza”. Il presidente egiziano ha osservato che “per disinnescare la crescente tensione” occorrono “sforzi concertati” per attuare un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e trovare soluzioni politiche e diplomatiche.
Nel corso dell’incontro con Fidan, Al Sisi ha evidenziato che “l’Egitto ha ripetutamente messo in guardia dal pericolo di espandere la portata della guerra”. Il ministro turco e il presidente egiziano sono stati concordi nel condannare le “politiche di escalation israeliane”, sottolineando la “gravità della scena regionale”. Al Sisi ha sottolineato a Fidan “che gli ultimi sviluppi regionali non dovrebbero oscurare gli sforzi volti a fornire aiuti umanitari al popolo palestinese nella Striscia di Gaza.