Governo di minoranza o nuove elezioni nel 2025: il complesso scenario dopo il voto

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 12/03/2024

LA COALIZIONE DI CENTRODESTRA HA VINTO LE ELEZIONI IN PORTOGALLO

L’Alleanza democratica (Ad), coalizione di centrodestra guidata da Luis Montenegro, ha vinto le elezioni politiche di ieri con il 29,5 per cento affermandosi di misura sul Partito socialista (Ps), di Pedro Nuno Santos, che si è fermato al 28,7 per cento, un margine troppo ristretto che apre sin da subito l’incertezza sulla formazione del nuovo governo. Se i socialisti hanno perso, non essendo riusciti a capitalizzare l’ampia maggioranza che avevano in Parlamento durante la precedente legislatura, anche il centrodestra non è riuscito a crescere in modo significativo rispetto alle elezioni del 2022 permettendo alla formazione sovranista Chega di passare dall’8 al 18 per cento. Nell’Assemblea della Repubblica siederanno, dunque, almeno 48 deputati sovranisti.

Il partito ha conquistato gli elettori con un discorso incentrato sull’inasprimento delle politiche migratorie, contro i sussidi e contro la classe politica. Il risultato di ieri lascia, dunque, un orizzonte di ingovernabilità. Il leader del Partito socialdemocratico conservatore (Psd), Luis Montenegro, dovrebbe essere indicato dal Presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, a formare un governo, ma sarà difficile per lui garantire la stabilità senza cedere alle richieste dell’estrema destra. Montenegro ha promesso e ribadito dopo la chiusura delle urne che non scenderà a patti con Chega. Tuttavia, senza accordi a destra e con l’annuncio dei socialisti di non sostenere la legge di bilancio presentata dal Psd non è da escludere, secondo i media lusitani, la possibilità di una ripetizione delle elezioni già nel 2025.

L’Assemblea della Repubblica non sarà costituita prima della fine di marzo o dell’inizio di aprile, quando saranno completate le procedure elettorali per tutti i 230 deputati. Le prossime settimane saranno fondamentali per stringere alleanze. Montenegro potrebbe guidare, dunque, un governo di minoranza con l’astensione dei socialisti o di Chega, al termine di trattative che si preannunciano decisamente complesse. Da quel momento in poi, il nuovo governo di minoranza dovrebbe lavorare duramente per far passare ogni iniziativa in Parlamento. Nel caso in cui il leader di Alleanza democratica non riuscisse a evitare la bocciatura dell’Assemblea della Repubblica, il capo dello Stato potrebbe nominare un primo ministro ad interim con l’unico obiettivo di indire nuovamente le elezioni tra sei mesi.

La Costituzione portoghese prevede, infatti, che passino almeno sei mesi dall’inizio della nuova legislatura prima di un ritorno alle urne. Settori del Psd e della coalizione di Alleanza democratica sembrano favorevoli a esplorare un accordo con Chega. Il leader della destra radicale, Andre Ventura, punta a entrare a parte del nuovo governo e a chieder anche ministeri di peso. Tale opzione, tuttavia, sembra difficile da accettare per Montenegro che anche nelle sue dichiarazioni successive alla vittoria elettorale ha ribadito che non vi sarà alcuna alleanza con Chega.