IL PRESIDENTE TUNISINO RINVIALA VISITA DELLA COMMISSIONE UE

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 27/09/2023

Il presidente della Repubblica della Tunisia, Kais Saied, ha rinviato a data da destinarsi una visita che una delegazione della Commissione europea avrebbe dovuto effettuare nel Paese nordafricano. Lo ha reso noto la presidenza tunisina su Facebook, spiegando che Saied ha incaricato il ministero degli Esteri di informare la parte europea della decisione. Fra Unione Europea e Tunisia “sono in corso contatti regolari, a livello politico e tecnico, sia presso Bruxelles che attraverso la delegazione Ue a Tunisi, per continuare i lavori sull’attuazione dei cinque pilastri previsti nel memorandum d’intesa” afferma ad “Agenzia Nova” una portavoce della Commissione europea, dopo la decisione del presidente tunisino. “L’Ue ha offerto di inviare questa settimana una delegazione di funzionari della Commissione per continuare le discussioni sull’attuazione del memorandum e stiamo attualmente valutando con le autorità tunisine il momento migliore per entrambe le parti”, conferma il portavoce Ue.

Lo scorso 14 settembre, la Tunisia aveva respinto una delegazione della commissione Affari esteri del Parlamento europeo (Afet) composta dal presidente Michael Gahler (Ppe), Dietmar Koster (S&D), Salima Yenbou (Renew), Mounir Satouri (Verdi/Ale) e Emmanuel Maurel (The Left). Una decisione senza precedenti dalla rivoluzione del 2011. “E’ un autogol. Come al solito il presidente tunisino reagisce a una certa politica di Bruxelles che lo accusa di essere un dittatore. Ma la sua reazione è controproducente”, aveva detto a “Nova” una fonte diplomatica europea informata dei fatti. Da parte sua, la Afet aveva condannato la decisione delle autorità tunisine, chiedendo spiegazioni. “Continuiamo ad essere pronti e ad insistere per un dialogo sulle questioni cruciali e ricordiamo che questo Parlamento ha sempre approvato l’agenda di cooperazione globale, compreso il rafforzamento della democrazia e il sostegno finanziario, come concordato nell’accordo di associazione Ue-Tunisia”, riferiva una nota della Afet.

Da parte sua, la Commissione europea si era detta “sorpresa” del mancato ingresso della delegazione di europarlamentari. “È stata una sorpresa per noi, dopo le numerose visite degli ultimi mesi, che ci hanno permesso di instaurare un dialogo franco e aperto tra tutti gli attori europei e le istituzioni tunisine, nonché i rappresentanti della società civi- le”, aveva dichiarato Nabila Massrali, portavoce dell’esecutivo Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, nella conferenza stampa quotidiana a Bruxelles. “Il nostro ambasciatore a Tunisi ha immediatamente espresso il nostro rammarico per questa decisione. L’Ue e la Tunisia sono legate da un partenariato forte e strategico. La continuazione di un dialogo aperto è ancora più importante in questo momento, in cui stiamo affrontando insieme sfide senza precedenti”, aveva concluso.

Lo scorso 22 settembre, la Commissione aveva annunciato lo sblocco di 127 milioni di euro di aiuti alla Tunisia, suddivisi in 60 milioni di euro di sostegno al bilancio e 67 milioni di euro di assistenza operativa in materia di migrazione. La prima parte (60 milioni di sostegno al bilancio) non fanno parte dei 150 milioni di euro di aiuto al bilancio previsti dal memorandum d’intesa firmato a luglio, ma rientrano in programmi già in corso, in particolare quelli mirati alla ripresa post Covid.

La seconda parte (67 milioni di euro di assistenza in materia di migrazione) è a sua volta suddivisa in 24,7 milioni destinati a pro- grammi già in corso e adottati nel 2022 e 42 milioni del nuovo pacchetto previsto dal memorandum per la gestione delle migrazioni, parte dei 105 milioni di euro di assistenza operativa al dossier migranti previsti nel memorandum d’intesa della scorsa estate. Di fatto, dunque, i nuovi fondi che dovrebbero essere erogati da Bruxelles pari “soltanto” a 42 milioni sui 255 milioni (150 di sostegno al bilancio più 105 di aiuto alla lotta contro le migrazioni illegali) promessi a luglio.