Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 22/08/2024
L’Italia si mobiliterà per offrire nuove opportunità di inclusione socioeconomica ai giovani del Senegal, promuovendo contestualmente una crescita sociale ed economica equa e l’inclusione finanziaria delle popolazioni rurali. Lo farà con un finanziamento di circa quattro milioni di euro, frutto di un accordo firmato dal ministro dell’Economia, della Pianificazione e della Cooperazione del Senegal, Abdourahmane Sarr, e l’ambasciatrice d’Italia a Dakar, Caterina Bertolini. Il Programma di sostegno agli attori dell’economia sociale solidale (Progress) risponde alle principali esigenze del Paese africano, tra cui le opportunità di inclusione socioeconomica dei giovani, la promozione di una crescita sociale ed economica equa, l’inclusione finanziaria delle popolazioni anche a livello rurale, e la territorializzazione delle opportunità in tutti i settori di attività.
L’accordo si inserisce in un proficuo partenariato tra Italia e Senegal nei settori della microfinanza e dell’economia sociale, e si basa su solide basi di rispetto istituzionale e sullo sviluppo delle migliori competenze in entrambi i Paesi. L’Italia, sottolinea il suo ministero degli Affari esteri in un comunicato, attribuisce grande importanza ai temi dell’occupazione dignitosa e del sostegno agli attori dell’economia sociale e solidale, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei cittadini senegalesi in tutto il Paese. “Sono molto lieta di formalizzare questo accordo tra Italia e Senegal. Il sostegno agli attori dell’economia sociale e solidale rappresenta una vera e propria leva per promuovere una crescita economica inclusiva, condizione fondamentale per la costruzione di società basate sul benessere economico, la coesione sociale, la tutela dell’ambiente e la pace”, ha sottolineato Caterina Bertolini, ambasciatrice d’Italia a Dakar.
Le cooperative, le imprese sociali e tutti gli attori endogeni che contribuiscono allo sviluppo economico, sociale e ambientale del Senegal sono, infatti, lo strumento principale per garantire opportunità di lavoro dignitose, in particolare per i giovani, uomini e donne. La sfida del creare posti di lavoro dignitosi per i giovani è una sfida che tutti i Paesi devono affrontare, e in Senegal, anche grazie al sostegno italiano, gli attori dell’economia sociale e solidale possono apportare un contributo decisivo allo sviluppo di un’economia più forte e inclusiva, sempre più formale e promotrice di opportunità di lavoro più stabili. L’accordo giunge a poche settimane dalla conclusione, dopo 19 mesi, del progetto “Donne, giovani e imprese sociali: pilastri di un avvenire sostenibile ed inclusivo”, che era stato avviato dalla Cooperazione italiana in Mali e in Senegal per rispondere all’emergenza Covid-19 attraverso il sostegno alle piccole e medie imprese più vulnerabili.
Proprio per verificare i risultati dell’iniziativa si è svolta dal 30 luglio al 2 agosto una visita di monitoraggio dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), condotta in nove dei venti gruppi di interesse economico sostenuti dalle organizzazioni non governative Vis, Coopi e Lvia nelle regioni di Tambacounda e Kaolack, nella zona centrale del Paese. Il Senegal è tradizionalmente un Paese in cui cooperazione e imprese italiane hanno investito molto e resta un partner di rilievo dell’Italia anche nell’ottica del Piano Mattei per l’Africa, promosso dal governo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.