Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 10/08/2024
Il tour del ministro degli esteri ucraino
Il ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba, è stato ricevuto ieri dal primo ministro della Repubblica di Mauritius, Pravind Jugnauth. In un messaggio pubblicato su X, Kuleba ha ricordato che si tratta della prima visita effettuata nell’isola da parte di un ministro degli Esteri ucraino. “Entrambi i nostri Paesi attribuiscono un grande valore alla tutela dei principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite, come la sovranità e l’integrità territoriale delle nazioni, e sono grato a Mauritius per aver assunto una posizione di principio a sostegno dell’Ucraina di fronte all’aggressione russa”, ha scritto Kuleba. Al centro del colloquio con Jugnauth sono stati i temi relativi alla cooperazione bilaterale, al dialogo politico, agli investimenti e più in generale alle relazioni Africa-Ucraina. “Accogliamo con favore il forte interesse di Mauritius a prendere parte alla ripresa dell’Ucraina. In questo contesto, abbiamo concordato di iniziare a lavorare su accordi bilaterali per proteggere gli investimenti ed evitare la doppia imposizione”, ha dichiarato ancora Kuleba.
Il ministro degli Esteri ucraino conclude a Port Louis una visita avviata il 4 agosto nel continente africano e che ha visto come altre tappe il Malawi e lo Zambia. In Malawi, Kuleba è stato ricevuto il 5 agosto dal presidente Lazarus Chakwera. “Apprezziamo la posizione ferma e coerente del Malawi nei confronti dell’aggressione russa contro l’Ucraina”, ha scritto il ministro su X, ricordando il sostegno di Lilongwe al comunicato finale del Vertice di pace che si è tenuto lo scorso giugno in Svizzera. L’Ucraina, ha proseguito Kuleba, ha deciso di assistere il Malawi “nell’ambito del nostro programma Grano dall’Ucraina”.
Con l’omologa Nency Tembo il capo della diplomazia di Kiev ha invece firmato un memorandum per incrementare le consultazioni politiche fra i rispettivi dicasteri.Il 6 agosto il presidente dello Zambia, Hakainde Hichilema, ha ricevuto Kuleba a Lusaka. “Apprezziamo la solidarietà dello Zambia nei confronti dell’Ucraina e l’impegno personale del presidente Hichilema negli sforzi per ripristinare una pace giusta e duratura”, ha dichiarato il ministro di Kiev. “Ho espresso la fiducia che lo Zambia e l’Africa in generale abbiano un ruolo significativo da svolgere nel cammino verso la pace”, ha commentato Kuleba su X. Anche con lo Zambia è stato discusso il programma alimentare “Grain from Ukraine”, che secondo Kuleba sarà in grado di “alleviare le conseguenze della devastante siccità di quest’anno”.
Anche lo Zambia, così come Malawi e Mauritius, ha sottoscritto il comunicato finale del Vertice di pace tenuto in Svizzera, mostrando così una chiara posizione a sostegno di Kiev, a fronte di una maggioranza di Stati del continente che si sono rifiutati di farlo per non isolare la Russia, importante fornitore di grano, ma anche di energia e fertilizzanti. Kuleba è il primo fra i ministri degli Esteri ucraini a fare visita in questi tre Stati. D’altro canto, per Kuleba si tratta del quarto viaggio negli ultimi due anni in Africa, a dimostrazione dell’attenzione verso il continente da quando la Russia ha invaso l’Ucraina.
Il viaggio si inserisce, in termini temporali, a pochi giorni di distanza dalla decisione del Mali e del Niger di rompere le relazioni diplomatiche con l’Ucraina. L’annuncio delle autorità maliane è seguito alle pesanti perdite subite, a fine luglio, dall’esercito nazionale e dai mercenari russi appartenenti all’ex gruppo Wagner a Tinzaouten, nel nord del Paese, per mano dei ribelli tuareg dell’Azawad e dai gruppi jihadisti loro alleati. Subito dopo il portavoce della Direzione principale dell’intelligence ucraina, Andriy Yusov, aveva ammesso il coinvolgimento di Kiev nell’imboscata effettuata da ribelli tuareg fra il 25 ed il 27 luglio.
Le affermazioni di Yusov sono state interpretate dalla giunta di Bamako – che come quella di Niamey è salita al potere con un colpo di Stato che ha spinto il Paese verso l’orbita russa – come sintomo del “chiaro sostegno da parte del governo ucraino al terrorismo in Africa, nel Sahel e più precisamente in Mali”. La giunta di Bamako ha quindi ribadito di aderire “totalmente” alle “accuse formulate dalla Russia” sulla “natura neonazista e scellerata” delle autorità ucraine, annunciando la rottura delle relazioni diplomatiche con effetto immediato. Qualche giorno dopo è stata la volta del Niger, che ha annunciato di interrompere, “con effetto immediato”, le relazioni diplomatiche con Kiev, accusando il governo ucraino di sostenere i “gruppi terroristici”.