La “misteriosa fuga” di Puigdemont

Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 09/08/2024

Nel giorno del dibattito di investitura per la presidenza della Catalogna del candidato socialista Salvador Illa, l’ex presidente Carles Puigdemont è stato, ancora una volta, il protagonista assoluto con una misteriosa fuga dopo un breve discorso davanti ad alcune centinaia di militanti a Barcellona. Il leader di Uniti per la Catalogna (JxCat) aveva annunciato il suo ritorno a Barcellona dopo circa 7 anni in Belgio per assistere al dibattito in Parlamento.

“Il diritto all’autodeterminazione appartiene al popolo, è un diritto collettivo. Indire un referendum non è e non sarà mai un crimine. Hanno votato 2,3 milioni di persone sette anni fa”, ha dichiarato Puigdemont davanti ai militanti in festa prima di essere scortato verso il Parlamento dove, misteriosamente, non è mai giunto. Sull’ex presidente catalano pende un mandato di arresto per malversazione nonostante l’approvazione della legge di amnistia. Le prime indiscrezioni, presto smentite, puntavano a una probabile detenzione di Puigdemont.

I Mossos d’Esquadra (corpo di polizia locale della Catalogna), incaricati della sicurezza della seduta di investitura e dell’esecuzione dell’ordine di arresto, hanno attivato immediatamente un’operazione speciale per localizzare un veicolo in cui si sospettava viaggiasse l’ex presidente. Alcune ore dopo, gli stessi Mossos hanno arrestato un collega titolare dell’auto sospetta per il suo presunto coinvolgimento nella fuga del leader indipendentista. Questa fuga ha provocato la feroce reazione dell’opposizione.

La segretaria generale del Partito popolare (Pp), Cuca Gamarra, ha accusato il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, di essere il “responsabile ultimo” di quanto accaduto. Secondo Gamarra, il Centro nazionale di intelligence (Cni) non ha monitorato il leader di JxCat perché il capo dell’esecutivo “ha voluto così”. Al contrario, a Puigdemont è stato steso “un tappeto rosso”.

Dall’altra parte, il principale sindacato di polizia spagnolo Justicia Policial (Jupol) ha definito “scandaloso e vergognoso” l’operato dei Mossos d’Esquadra in relazione alla fuga dell’ex presidente catalano.

Il sindacato ha ricordato che sul leader di JxCat pende un mandato di cattura, per cui ritiene che il fatto che sia potuto fuggire dopo aver partecipato a un evento pubblico a Barcellona sia “un’inammissibile negligenza” del corpo di polizia regionale. Il sindacato ha paragonato la situazione a quella verificatasi nell’ottobre 2017, durante la celebrazione del referendum illegale, quando la Polizia nazionale e la Guardia civil denunciarono la presunta inattività dei loro colleghi catalani. “È inaccettabile che la Polizia nazionale e la Guardia Civil siano state lasciate da parte nel dispositivo per localizzare e arrestare il fuggitivo Puigdemont”, ha attaccato portavoce di Jupol, Ibón Domínguez.

I Mossos d’Esquadra hanno negato qualsiasi tipo di “accordo o conversazione preventiva” con l’entourage dell’ex presidente Puigdemont, in relazione al suo mancato arresto. In un comunicato, il corpo di polizia locale ha dato conto del dispositivo dispiegato in occasione della sessione plenaria di investitura del socialista Salvador Illa dopo le pesanti critiche ricevute per la fuga.

A questo proposito, i Mossos hanno assicurato di aver attivato un dispositivo “proporzionale” per evitare disordini, perché la loro priorità era garantire la sicurezza della sessione di investitura.