Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 01/12/2023
Le relazioni consolidate e diversificate tra Algeria e Italia possano fare del Paese nordafricano una “porta” per l’Europa verso i mercati africani e le vaste potenzialità in tutti i settori, in un’ottica di costruzione di partenariati equi e reciprocamente vantaggiosi. È quanto dichiarato oggi ad “Agenzia Nova” dall’ambasciatore d’Algeria in Italia, Abdelkrim Touahria, commentando la ricerca internazionale condotta dall’Istituto Piepoli per la Camera di commercio di Roma in merito alla centralità dell’Italia e della sua capitale nel Mar Mediterraneo, presentata oggi al Festival del Mare. Secondo quanto emerge dall’indagine condotta in sei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo – Italia, Francia, Grecia, Algeria, Marocco e Tunisia -, l’87 per cento degli italiani ritiene che Roma e l’Italia si trovino in una posizione geografica strategica. In generale, invece, tra i cittadini dei Paesi intervistati l’85,6 per cento ritiene strategica la posizione dell’Italia e della sua capitale nel Mediterraneo. Prima classificata la Tunisia, che ha una posizione strategica secondo il 91 per cento degli interrogati.
Sul podio anche l’Algeria (89 per cento). Seguono Marocco (85 per cento), Grecia (83 per cento) e Francia (79 per cento). L’Italia ha svolto “un ruolo centrale nella costruzione dell’Europa e nel tempo si è affermata come attore europeo di primo piano e interlocutore affidabile per l’Africa all’interno dell’Ue, sfruttando la sua posizione geografica strategica e gli ottimi legami con ciascuno dei Paesi africani, in particolare mediterranei”, ha affermato il diplomatico algerino parlando a “Nova”, sottolineando: “Questo ruolo è stato recentemente cristallizzato dal lancio del Processo di Roma e presto da quello del Piano Mattei, per citare solo due esempi dell’impegno italiano per la stabilità e lo sviluppo dell’Africa”. Secondo l’ambasciatore Touahria, “questa posizione si riflette in modo esemplare nelle solide relazioni tra Algeri e Roma”, tra cui, negli ultimi anni, “è stato costruito un vero e proprio ponte di prosperità condivisa, non solo in campo energetico e industriale, ma anche attraverso il rafforzamento dei legami culturali, scientifici, tecnici e umani”.
Il diplomatico algerino ha inoltre evidenziato che “le due nazioni condividono una visione comune su molte questioni internazionali e regionali” e si adoperano affinché il Mediterraneo sia “uno dei poli della costruzione e della riconfigurazione del mondo di domani, un mondo che vogliamo più giusto, più stabile e più prospero”. L’ambasciatore Touahria ha poi continuato: “Sin dalla sua indipendenza, nel 1962, la politica interna ed estera dell’Algeria e le sue scelte strategiche sono state in gran parte modellate dalla sua appartenenza all’area mediterranea, dalla sua profondità strategica in Africa e dalla sua costante ricerca di costruire relazioni di buon vicinato, cooperazione e partenariato con tutti i Paesi della sua regione, con l’obiettivo finale di porre le basi per uno sviluppo comune, una pace duratura e una prosperità condivisa”. A suo avviso, “è in questa prospettiva” che il Paese nordafricano ha svolto “un ruolo fondamentale nella costruzione di un’Africa libera, dotata di risorse proprie e di istituzioni continentali funzionali ed efficaci”.
Si tratta di un ruolo che l’Algeria “svolge ancora oggi attraverso il suo attivismo per la risoluzione pacifica delle numerose crisi e conflitti che il continente sta vivendo e che non si limita alla sfera politica e della sicurezza, ma si estende alla sfera economica, commerciale, culturale e umana”, ha dichiarato l’ambasciatore. L’impegno “multidimensionale” dell’Algeria si riflette, secondo Touahria, in progetti come: la strada trans-sahariana che collega Algeri a Lagos; il gasdotto trans-sahariano Algeria-Niger-Nigeria; e l’organizzazione della prima e della seconda Conferenza delle start-up africane ad Algeri. Il Paese nordafricano “crede fermamente nel legame tra sviluppo economico e pace sostenibile e investe sempre di più in progetti che creano ricchezza e hanno una dimensione africana”, ha concluso l’ambasciatore.