Liberia, protesta delle mogli dei militari: dimissioni per il ministro della Difesa

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 14/02/2024

Proviene dalle donne la prima crisi che il presidente della Liberia, Joseph Boakai, si trova ad affrontare a sole tre settimane dal suo insediamento. A smuoverla sono state le mogli dei militari dell’esercito, che domenica scorsa hanno avviato una protesta organizzata che ha portato nel giro di due giorni alle dimissioni del ministro della Difesa, il maggiore generale Prince Charles Johnson III, e alla revoca della festa nazionale delle Forze armate. Armate di utensili da cucina e forniture di fortuna, le donne hanno montato diversi posti di blocco nei pressi della caserma Edward Binyah Kesselly di Monrovia ed in altri punti della capitale, creando disagi sull’asse che porta all’aeroporto e costringendo diversi automobilisti ad abbandonare i veicoli e proseguire a piedi. Le manifestanti hanno chiesto a gran voce le dimissioni del ministro della Difesa, ritenuto responsabile per gli stipendi troppo bassi, le pensioni irrisorie e la corruzione dilagante all’interno dell’apparato militare.

Johnson è accusato, in particolare, di aver ridotto lo stipendio del contingente liberiano rientrato in patria dalla missione di pace effettuata in Mali, Paese che dal 2020 vive sotto la guida di una giunta golpista, di aver fatto uso improprio dei fondi militari (accusa da lui negata), di essere responsabile anche delle frequenti interruzioni di elettricità nella caserma della capitale e di non aver saputo garantire la sicurezza sociale. Il ministro ha respinto in toto le accuse e ha giustificato i tagli di stipendio con il desiderio di trasmettere “un senso di disciplina” nei ranghi militari, ma dopo due giorni di insistenti proteste ha dovuto cedere. In una nota, Johnson ha dichiarato di rinunciare all’incarico a causa degli attuali “disordini politici e civili” provocati dalle manifestanti e al fine di “preservare la pace e la sicurezza dello Stato”, mentre l’ufficio della presidenza ha fatto sapere che un’indagine ufficiale verrà aperta per accertare la veridicità delle accuse.

Nel tentativo di calmare gli animi, domenica il presidente Boakai ha ricevuto le mogli dei militari ed ascoltato le loro rimostranze, chiedendo al contempo all’esercito di “rimuovere immediatamente” i blocchi stradali. Alle donne, ha promesso di esaminare attentamente le loro preoccupazioni e assicurato che verrà istituita una commissione ad hoc. Boakai ha quindi disposto il ripristino dell’energia elettrica in caserma e annunciato lezioni gratuite nel comprensorio scolastico situato al suo interno. Classe 1976, il maggiore generale Johnson è stato per sei anni capo di Stato maggiore delle Forze armate liberiane, ruolo per il quale lo aveva scelto nel 2016 l’ex presidente Ellen Johnson Sirleaf ed in cui era stato riconfermato due anni dopo dal successore George Weah, con diversi successi all’attivo. Le sue dimissioni da ministro della Difesa arrivano solo tre giorni dopo la conferma del Senato. Dopo Daniel D. Ziankahn, Johnson è stato il secondo capo di Stato maggiore dell’esercito ad occupare la carica di ministro della Difesa. Al suo posto è stata nominata temporaneamente il generale Geraldine Janet George.