Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 10/10/2023
Unificare le strategie commerciali di Italia e Libia in tre mesi. E’ questo l’ambizioso obiettivo del memorandum d’intesa firmato a Tripoli da Nicola Colicchi, presidente della Camera di commercio italo-libica con sede a Roma, e da Anwer Abouseta, presidente Camera di commercio libica-italiana con sede nella capitale nordafricana. “Abbiamo avviato l’unificazione delle nostre strategie commerciali per poter operare al meglio sia in Libia che in Italia”, riferisce Colicchi ad “Agenzia Nova”. Il protocollo firmato l’altro ieri nella sede della Camera di commercio generale di Tripoli, alla presenza tra gli altri dell’ambasciatore d’Italia, Gianluca Alberini, e visto da “Nova” impegna le parti ad assicurare la collaborazione “per ogni attività economica e commerciale indirizzata verso i due Paesi a sostegno dello sviluppo dei rapporti commerciali”. Non solo. Le due Camere si impegneranno a “definire le condizioni legali ed amministrative per un’eventuale fusione o possibile costituzione di un’unica organizzazione, in conformità alle leggi vigenti in entrambi i Paesi, entro un periodo di tre mesi, prolungabile per iscritto”, prosegue il testo. La Camera di commercio italo-libica è un’associazione senza scopo di lucro fondata a Roma nel 1997, che si prefigge come obiettivo quello di contribuire allo sviluppo dei rapporti di cooperazione e d’interscambio economico tra l’Italia e la Libia, in particolare per quanto riguarda le piccole e le medie imprese. Anche la Camera di commercio libica-italiana è un’organizzazione senza scopo di lucro, ma è stata costituita nel 2010 (ai sensi dell’articolo 1343, nei commi 6 e 8, della Legge commerciale libica 23) e persegue gli obiettivi di consolidamento, incremento, promozione e sviluppo delle relazioni economiche in tutti i settori tra i due Paesi, di raggiungere e attivare il massimo livello di movimento commerciale tra i due Paesi, di presentazione di tutte le attività economiche e commerciali di interesse per il settore privato e pubblico nei due Paesi, e di raggiungere la più ampia comunicazione possi- bile tra aziende e uomini d’affari tra i due Paesi.
La Libia è conosciuta in Italia soprattutto per il settore petrolifero. In effetti, il greggio libico è particolarmente pregiato in quanto leggero e “dolce” (a basso contenuto di zolfo). Quanto al gas, la Libia può potenzialmente esportare in Italia fino a 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno tramite il Greenstream, il gasdotto che collega la Sicilia ai giacimenti gasiferi di Eni del Paese nordafricano. Ma la Libia rappresenta un mercato di interesse per le imprese italiane anche nel comparto delle costruzioni e delle infrastrutture. Basti ricordare la maxi-commessa, poi divisa in lotti più piccoli, per realizzare “l’autostrada della pace” che dovrebbe unire l’est e l’ovest della Libia. Oppure i lavori per la ricostruzione dell’aeroporto internazionale a sud di Tripoli, distrutto da ben due guerre (2014 e 2019-20) portati avanti dal consorzio “Aeneas”. Dopo la rivoluzione del 2011, la percentuale delle aziende italiane rientrate in Libia è ad oggi stimabile al 70 per cento. Di queste, tuttavia, solo la metà ha effettivamente ripreso le attività produttive. La ripresa delle attività commerciali e la possibile unificazione delle Camere di commercio potrebbe favorire il ritorno delle Pmi italiane in Libia, anche grazie al riavvio dei voli diretti tra Libia e Italia dopo una pausa di quasi dieci anni. Da sabato 30 settembre, la compagnia aerea libico-maltese MedSky opera due volte a settimana sulla tratta Tripoli (Mitiga) – Roma (Fiumicino) il sabato e il mercoledì. Il costo del biglietto solo andata è di 1.385 dinari libici (267 euro circa), mentre andata e ritorno è di 2.770 dinari libici (534 euro circa). Non è tutto. La compagnia di bandiera italiana Ita Airways dovrebbe lanciare voli per Tripoli “entro la fine di novembre”, stando a quanto riferito dall’ufficio stampa del Governo di unità nazionale libico (Gun), dopo l’incontro tenuto ieri a Tripoli dal primo ministro Abdulhamid Dabaiba con l’ambasciatore Alberini. La nota del Gun ricorda infine che Dabaiba è stato invitato a partecipare alla Conferenza Italia-Africa che si terrà il mese prossimo a Roma, il 5 e 6 novembre, dopo la nona edizione dei Med Dialogues.