Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 22/08/2024
Gli effetti delle iniziative umanitarie del governo italiano per Gaza. E c’è anche la fornitura di cibo
Nel quadro dell’impegno del governo italiano a sostegno dei civili di Gaza, tre studenti palestinesi evacuati dalla Striscia stanno sostenendo le prove di maturità presso l’ambasciata palestinese a Roma. Secondo quanto hanno riferito ad “Agenzia Nova” fonti diplomatiche palestinesi, “le prove d’esame hanno preso il via la scorsa settimana e si concluderanno il 24 agosto”. Sono oltre 300 i cittadini palestinesi evacuati sin dall’autunno scorso da Gaza attraverso i programmi umanitari messi in atto dal governo italiano in seguito alla crisi umanitaria scoppiata nella Striscia dopo il 7 ottobre 2023, giorno dell’inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas. Secondo le stesse fonti diplomatiche, “per via della guerra, 45 mila studenti della Striscia non potranno concludere l’anno accademico”.
Gli studenti palestinesi che supereranno la maturità auspicano di proseguire il loro percorso di studi presso le università italiane. L’Unità di crisi della Farnesina e il Comando operativo di vertice interforze (Covi) hanno realizzato diverse evacuazioni sanitarie e umanitarie sotto l’impulso del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, e del ministro della Difesa, Guido Crosetto. Operazioni che grazie al dispiegamento della nave Vulcano della Marina militare e dei mezzi dell’Aeronautica hanno consentito fino ad oggi il trasferimento di centinaia di civili palestinesi, ospitati in strutture sanitarie italiane assieme ai loro accompagnatori grazie all’azione dei ministeri dell’Interno e della Sanità.
Le azioni intraprese dall’Italia hanno permesso l’evacuazione da Gaza di oltre 300 cittadini palestinesi, tra cui congiunti di cittadini italiani e minori bisognosi di assistenza medica. In questo contesto, l’ultima operazione è stata effettuata l’8 agosto scorso, quando 16 bambini palestinesi evacuati da Gaza – bisognosi di soccorso sanitario urgente – sono partiti dall’Egitto per l’Italia e sono stati trasferiti in strutture ospedaliere nazionali. La missione è stata realizzata nell’ambito del “Meccanismo europeo di protezione civile” con il decisivo coordinamento e l’organizzazione del Dipartimento della Protezione civile. La missione è stata organizzata in sinergia tra ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, ministero della Difesa, ministero dell’Interno, ministero della Sanità, Covi, Aeronautica militare, Guardia di finanza e le prefetture interessate all’accoglienza dei pazienti e degli accompagnatori, in raccordo con il ministero della Sanità egiziano e l’ospedale italiano Umberto I del Cairo.
Oltre all’evacuazione da Gaza dei civili bisognosi di soccorso sanitario urgente, a seguito della crisi umanitaria in corso nella Striscia, lo scorso marzo il vice presidente del Consiglio Antonio Tajani ha lanciato l’iniziativa “Food for Gaza” insieme all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), al Programma alimentare mondiale (Pam), al Ficross (Federazione internazionale delle società di Croce rossa e Mezzaluna rossa) e alla Protezione civile. Nel quadro dell’iniziativa “Food for Gaza”, il 6 agosto la Farnesina ha firmato un accordo con il Pam per finanziare l’acquisto di 15 camion, dal valore di oltre 2 milioni di euro.
La funzione dei veicoli, di marchio Iveco, è quella di rafforzare la flotta di mezzi di cui il Programma alimentare mondiale m si avvale per la distribuzione degli aiuti alimentari nella Striscia. Tale contributo da parte italiana si aggiunge a quello annunciato a fine luglio in favore del Pam per un valore di 12 milioni di euro, con l’obiettivo di fornire circa 4 mila tonnellate di beni alimentari a 1,1 milioni di abitanti di Gaza, così come all’invio di oltre 60 tonnellate di generi alimentari e materiale sanitario raccolti dal governo italiano destinati alla Striscia. Inoltre, l’iniziativa “Food for Gaza” ha consentito la messa a disposizione, da parte dell’Agenzia delle dogane italiana alle autorità doganali cipriote, di uno scanner di ultima generazione per il “corridoio marittimo” per Gaza.