Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 29/08/2024
L’immigrazione non dovrebbe mai essere intesa come un problema ma come “una necessità che implica alcuni problemi”, per i quali bisogna cercare soluzioni che permettano che i flussi avvengano in maniera regolare e ordinata e che vadano a vantaggio sia del Paese di origine, sia di quello di arrivo. Così il capo del governo spagnolo, Pedro Sanchez, durante la prima tappa del suo tour africano in Mauritania. A Nouakchott insieme al presidente della Mauritania, Mohamed Ould Ghazouani, Sanchez ha annunciato la firma di un memorandum d’intesa per progetti di migrazione circolare – con l’assunzione temporanea di lavoratori per alcuni settori – volti a rafforzare la collaborazione in materia di sicurezza e di contrasto alla criminalità organizzata. Questi accordi, cui potrebbero seguirne altri simili in Gambia e Senegal – seconda e terza tappa del tour di Sanchez – sono mirati ad arginare i flussi migratori diretti verso le Isole Canarie.
Da questi tre Paesi africani, infatti, partono la maggior parte delle imbarcazioni che raggiungono l’arcipelago spagnolo, considerato un punto d’arrivo per tutti quei migranti che cercano di raggiungere l’Europa. Gli ultimi dati pubblicati dal ministero dell’Interno di Madrid mostrano come da gennaio siano oltre 22 mila i migranti sbarcati alle Canarie, un numero equivalente a più del doppio di quelli arrivati nel medesimo periodo dello scorso anno. Sanchez ha ringraziato Ghazouani per “gli sforzi compiuti per combattere l’immigrazione irregolare, nonché per la collaborazione nella lotta contro le reti della tratta di esseri umani”. “Abbiamo il fermo impegno e la volontà di continuare a lavorare insieme per combattere l’immigrazione irregolare e le organizzazioni che approfittano della disperazione” di coloro che vi ricorrono, ha sottolineato. La Spagna comprende bene la questione dell’immigrazione. “Ecco perché per noi il fenomeno migratorio è una questione di principi morali, di solidarietà e di dignità”, ha affermato Sanchez, sottolineando che “è anche una questione di pura razionalità perché il contributo dei lavoratori migranti alla nostra economia è fondamentale”, così come lo è anche il mantenimento della sicurezza sociale o del sistema pensionistico pubblico.
Pertanto, ha aggiunto Sanchez, “per la Spagna l’immigrazione è ricchezza, è sviluppo ed è prosperità” e nonostante la retorica che si sente in alcune parti dell’Europa, “l’immigrazione non è un problema, è una necessità che implica alcuni problemi”. Di fronte a ciò, ha detto Sanchez, ciò che bisogna fare è “promuovere formule che ci permettano di gestire in modo umano, sicuro e ordinato il fenomeno migratorio a beneficio delle nostre rispettive società”, e di conseguenza “combattere le mafie” del traffico di esseri umani. Secondo il capo dell’esecutivo, ciò “richiede l’adozione di un approccio globale, che tenga conto di tutti i fattori che influenzano la migrazione e che rafforzi la cooperazione tra i Paesi coinvolti”. D’altra parte, Sanchez ha sottolineato il “momento eccellente” che stanno attraversando le relazioni bilaterali e che sarà rafforzato con la celebrazione del Primo incontro di alto livello che avrà luogo l’anno prossimo in Mauritania. La Spagna organizza questo tipo di vertici bilaterali solo con pochi paesi, tra cui Marocco e Algeria.
Allo stesso modo, Sanchez ha anche annunciato che a partire dall’autunno l’Istituto Cervantes offrirà attività in Mauritania come “primo passo verso il suo insediamento” nel Paese e ha annunciato un contributo di 500 mila euro per l’iniziativa di formazione della Nato in materia di difesa e sicurezza nel Paese africano. Vale la pena ricordare che durante la sua precedente visita nel Paese, avvenuta lo scorso febbraio insieme alla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, Sanchez aveva già annunciato un pacchetto di oltre 300 milioni di euro di aiuti, di cui 200 milioni per incentivare gli investimenti delle imprese spagnole, 60 milioni per progetti di sviluppo nei prossimi quattro anni e 50 milioni per la cooperazione finanziaria. Da parte sua, il presidente mauritano ha ringraziato Sanchez per la “disponibilità” della Spagna a supportare lo sviluppo del suo Paese e in particolare il suo impegno a favore della migrazione circolare. Ghazouani ha inoltre sottolineato “la posizione della Spagna rispetto alla questione del conflitto a Gaza”, in riferimento al riconoscimento dello Stato palestinese.
Nella dichiarazione congiunta firmata dai due Paesi, Spagna e Mauritania hanno confermato “l’importanza della cooperazione nello sviluppo nelle relazioni bilaterali”, sottolineando che la Mauritania “è un Paese prioritario per la cooperazione spagnola”. Per questo le parti hanno insistito sul “lavorare insieme per promuovere una migrazione sicura, ordinata e regolare”, poiché ritengono che la cooperazione in materia migratoria “sia una delle priorità nelle relazioni tra i due Paesi”. In questo senso, l’Accordo sui flussi migratori firmato nel 2007 “costituisce un punto di partenza per l’intesa su questa materia”. Spagna e Mauritania hanno sottolineato anche gli elementi positivi della migrazione e “la necessità di combattere il razzismo e la xenofobia in tutte le sue manifestazioni, e si impegnano a unire i loro sforzi in tal senso”. I leader dei due Paesi, nella dichiarazione congiunta, hanno inoltre sottolineato le “ulteriori difficoltà incontrate dalle donne nella mobilità umana”, motivo per cui si impegnano “ad adottare un approccio di genere che tenga conto della difesa dei diritti delle donne e delle ragazze in tutti gli ambiti delle relazioni bilaterali in materia di migrazione”.