Pubblicato da il Quotidiano del sud – L’Altravoce dell’Italia – 04/09/2024
Il principale asset è il giacimento super giant Zohr
Il nuovo ministro del Petrolio egiziano, Karim Badawi, si è recato in visita in Italia per discutere le modalità di potenziamento della cooperazione tra l’Egitto ed Eni nelle attività petrolifere e del gas. Il principale asset della cooperazione energetica tra Italia ed Egitto è il giacimento super giant Zohr, la cui produzione è stata avviata nel 2015. In Italia, nei giorni scorsi Badawi ha incontrato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e altri dirigenti della società. Si tratta della terza visita all’estero di Badawi da ministro, dopo quelle negli Emirati Arabi Uniti e a Cipro.
La missione di Badawi in Italia “con – ferma l’importanza della partnership strategica esistente fra Egitto e Italia e gli sforzi del Paese nordafricano per attrarre maggiori investimenti nel settore energetico, con l’obiettivo di raggiungere lo sviluppo economico e garantire l’approvvigionamento di fonti energetiche nella regione, nell’ambito più ampio dell’obiettivo egiziano di diventare uno snodo regionale dell’energia”, si legge in una nota del ministero del Petrolio egiziano diffusa dopo l’incontro con i vertici di Eni.
Il ministro ha avuto un “incontro approfondito” con l’amministratore delegato di Eni Descalzi, e ha visitato il dipartimento di ricerca e i laboratori elettronici. In Italia, Badawi ha discusso con i dirigenti di Eni delle nuove energie, dei biocarburanti, della cattura e dello stoccaggio del carbonio e della conservazione degli asset.
“L’estensione della cooperazione con l’Eni riflette la fiducia reciproca e il grande potenziale del settore petrolifero egiziano”, ha dichiarato il ministro, sottolineando che “non vede l’ora di sostenere e aumentare la cooperazione e l’integrazione tra le due parti per raggiungere ulteriori successi”. Le parti, fa sapere il ministero del Cairo, hanno sottolineato l’importanza di proseguire il dialogo e il coordinamento per rafforzare la cooperazione congiunta, al fine di raggiungere gli obiettivi strategici condivisi nel settore energetico. Nei colloqui, le parti hanno anche discusso di rafforzare la cooperazione nei settori dell’esplorazione e della produzione e di lavorare per accelerare lo sviluppo delle scoperte annunciate al fine di aumentare la produzione.
Per quanto concerne i progetti esistenti, il comunicato del ministero riferisce che Eni avrebbe annunciato che tre piattaforme di Agiba Petroleum Company, la joint venture operativa tra la consociata di Eni Ieoc e la società statale Egyptian General Petroleum Corporation (Egpc), entreranno in funzione nella seconda settimana di questo mese, con l’obiettivo di riportare i tassi di produzione a livelli normali. Le parti hanno anche discusso della possibilità di sviluppare i giacimenti di Eni nelle acque cipriote e di considerare il loro collegamento agli impianti di liquefazione del gas egiziani.
La presenza di Eni in Egitto è variegata e trova la sua massima espressione in Zohr, il giacimento nella concessione egiziana a nord di Port Said, con riserve in volume di gas in posto pari a 30 mila miliardi di metri cubi (tcf) in volume di gas in posto al momento della scoperta. Nel complesso, le risorse che Eni ha già prodotto, dal 2015 a oggi, e quelle che produrrà sono significativamente superiori a 10 tcf. Proprio anche grazie alla scoperta di Zohr, l’Egitto ha intrapreso un percorso volto a far diventare il Paese a cavallo tra il Mediterraneo e l’Oriente uno snodo globale dell’ener – gia, forte anche delle infrastrutture per la rigassificazione.
A giugno 2022, l’Egitto ha raggiunto un’intesa con l’Unione europea per l’esportazione di gas naturale liquefatto dagli impianti di Idku e Damietta, dove arriva il gas da Israele. A fine agosto, l’Egyptian Natural Gas Holding Company (Egas) ha lanciato una nuova gara internazionale per assegnare le licenze di esplorazione e sfruttamento del gas naturale e del petrolio greggio in 12 blocchi nel Mediterraneo e nel Delta del Nilo. Le licenze riguardano dieci blocchi offshore e due onshore. Il ministro Badawi ha recentemente annunciato una nuova serie di incentivi volti ad aumentare la produzione di petrolio e gas. Per Badawi, questa mossa riflette l’impegno del settore petrolifero a migliorare il clima degli investimenti e incoraggiare i partner a investire di più. L’obiettivo è ottenere una maggiore produzione di gas e petrolio greggio e maggiori proventi, che serviranno a ridurre il divario tra produzione e consumo locale.