Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 20/08/2024
Lo ha annunciato il Ministro dell’Energia
Il Montenegro sta per lanciare una nuova gara d’appalto pubblica per l’esplorazione di petrolio e gas nei fondali marini del Paese balcanico. “Siamo in fase di preparazione di un bando pubblico per l’esplorazione 3D dei fondali marini montenegrini. L’obiettivo principale di questo bando è aumentare il livello di conoscenza sul potenziale degli idrocarburi nei fondali marini montenegrini, con particolare attenzione all’identificazione dei gas. I dati ci dicono che ci sono circa 1.300 pozzi nei fondali dell’Adriatico e indicano chiaramente che la ricerca nella nostra area di mare deve continuare”, ha annunciato il ministro delle Miniere, del Petrolio e del Gas del Montenegro, Admir Sahmanovic, in un’intervista a “Bankar.me”. Sahmanovic ha affermato che, nel caso in cui venissero ritrovati petrolio e gas, uno dei progetti principali da perseguire sarebbe il gasdotto Adriatico-Ionico (Iap).
“Il collegamento al gasdotto Adriatico-Ionico consentirebbe al Montenegro di diversificare le proprie fonti energetiche e di valorizzare le potenziali fonti di gas nel nostro mare”, ha affermato Sahmanovic. “Il gasdotto collegherà il Montenegro ai mercati della regione e oltre, rafforzando la cooperazione regionale nel settore energetico”, ha spiegato Sahmanovic.
Il progetto potrebbe migliorare l’integrazione dei Balcani occidentali con il resto dell’Unione europea e aumentare la rilevanza geopolitica del Montenegro come Paese di transito nel corridoio energetico regionale, secondo il ministro. Il gasdotto contribuirebbe anche a ridurre l’uso di combustibili fossili: carbone, benzina e gasolio, ha sottolineato Sahmanovic, secondo il quale il ministero sta pianificando di rilanciare l’idea di istituire una società regionale con il compito di preparare la documentazione del progetto e di garantire il finanziamento. Il ministro, inoltre, ha indicato un altro progetto di sviluppo strategicamente importante, ovvero la costruzione di un terminale di gas naturale liquefatto (Gnl) ad Antivari (Bar), che consentirebbe al Montenegro di accedere a una fetta di mercato al momento fuori portata, garantendo maggiore flessibilità nell’approvvigionamento energetico.
“Il terminale genererebbe entrate aggiuntive dal transito, dallo stoccaggio e dal trasporto di Gnl, migliorando significativamente il funzionamento del porto (di Bar) e delle compagnie ferroviarie e aumentando l’importanza geopolitica del Montenegro”, ha sottolineato il ministro. Secondo Sahmanovic, inoltre, un terminale per il Gnl “consentirebbe di sviluppare il progetto di una centrale elettrica a gas che potrebbe sostituire la centrale termoelettrica di Pljevlja”.