Tunisia-Italia: al via l’ottava edizione della Summer School sulla migrazione

Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 28/08/2024

“Moltiplicare le rotte migratorie regolari: sfide e opportunità” è il tema scelto quest’anno per l’iniziativa finanziata dal Bureau of Population, Refugees and Migration (Prm) del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, e del Programma per un approccio globale alla governance delle migrazioni per lavoro e della mobilità del lavoro in Italia e Nord Africa (Thamm Plus) dell’Unione europea. L’ambasciatore d’Italia in Tunisia, Alessandro Prunas, è intervenuto lunedì alla giornata inaugurale dell’ottava edizione della Summer School sulla migrazione.

Si tratta di un programma di formazione completo, organizzato ogni anno dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) in Tunisia, in collaborazione con l’Istituto nazionale del lavoro e degli studi sociali (Intes). La Summer School, lanciata l’altro ieri all’hotel Laico in centro a Tunisi, si sviluppa su cinque giornate e consente a partecipanti provenienti dal mondo accademico, dalle istituzioni statali, dalla società civile e dalle parti sociali di approfondire un tema molto attuale legato alla migrazione.

Quello scelto per quest’anno si intitola “Moltiplicare le rotte migratorie regolari: sfide e opportunità”. L’obiettivo dell’iniziativa non si limita agli aspetti accademici, ma mira anche a promuovere la creazione di reti tra attori nazionali e incoraggiare una sinergia regionale. La cinque giorni mira a rafforzare la collaborazione e stimolare gli scambi di competenze nel campo della migrazione.

La giornata di lunedì, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di Paesi stranieri in Tunisia, come Italia e Stati Uniti, si è concentrata sulla presentazione del contesto internazionale, ovvero la migrazione umana come un fenomeno globale in continua evoluzione, influenzato da una serie di fattori socioeconomici, politici, climatici e ambientali.

Nel contesto attuale, la migrazione regolare diventa una questione cruciale nel trattamento dei flussi migratori. L’espansione e la diversificazione dei percorsi migratori regolari è essenziale per soddisfare le esigenze dei migranti, delle società ospitanti e dei paesi di origine. Ciò creerà un migliore equilibrio tra gli imperativi del rispetto del principio di sovranità degli Stati e della loro sicurezza nazionale, garantendo al tempo stesso la sicurezza e la dignità dei migranti.

La formazione professionale rappresenta un pilastro del Piano Mattei, promosso dal governo Meloni per l’Africa, ed un elemento centrale del partenariato tra Roma e Tunisi. Nel corso del 2023, l’Italia ha sostenuto due iniziative per la realizzazione di progetti di mobilità legale per lavoro, con un finanziamento complessivo da parte della Commissione europea di 10,6 milioni di euro, a cui si aggiungono 1,4 milioni di fondi italiani. In Egitto, un’iniziativa promossa dall’agenzia italiana di Cooperazione allo sviluppo (Aics), Egitto e ambasciata, che ha ottenuto un finanziamento della Commissione di 2 milioni di euro, a cui si aggiungerà un ulteriore milione da Aics, per la realizzazione del “Centro italoegiziano per l’impiego” destinato alla formazione professionale di lavoratori nel settore turistico-alberghiero, per l’impiego sia in Egitto sia in Italia. In Tunisia e Marocco, invece, un accordo di delega con Oim per distinte iniziative nei due Paesi per un valore complessivo di 8.625.000 euro, cui è associato un cofinanziamento del ministero dell’Interno di 400.000 euro per attività da svolgere in Italia.

In Tunisia, si tratta dell’iniziativa proposta inizialmente dall’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) e dalla onlus Elis per formare 2.000 lavoratori edili tunisini. Il risultato è frutto di un lavoro di squadra del ministero degli Esteri, del Lavoro e delle politiche sociali, del ministero dell’Interno, Oim, Aics, insieme al settore privato.

La partecipazione dell’Italia al “Partenariato dei Talenti”, inoltre, rientra nella più ampia politica migratoria volta a rafforzare i canali di ingresso legale in Italia per lavoro, anche attraverso accordi internazionali. Le diverse iniziative internazionali si avvalgono dei nuovi strumenti approvati nel 2023 per ampliare i canali regolari di ingresso per lavoro: il decreto flussi triennale e l’ingresso fuori dalle quote del decreto flussi per i lavoratori stranieri formati all’interno di Corsi di istruzione e formazione professionale nei Paesi di origine realizzati sulla base di specifiche richieste delle aziende italiane e riconosciuti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali attraverso specifico bando.

In questa edizione della Summer School, l’attenzione alle rotte migratorie regolari pone enfasi sulle sfide e le opportunità con l’adozione di un approccio comparativo. Riconoscendo l’importanza di questo approccio, l’Oim ha identificato uno dei tre obiettivi principali della sua visione strategica 2024- 2028 “Facilitare i percorsi migratori regolari” come tema di questa ottava edizione della Summer School sulla migrazione. Oggi verranno analizzati i percorsi di migrazione per manodopera, domani invece si parlerà della mobilità per motivi di studio, a seguire, i mezzi di protezione aggiuntivi, migrazione e famiglia.

La Migration Summer School è organizzata nell’ambito dell’African Regional Migration Program (Armp), finanziato dal Bureau of Population, Refugees and Migration (Prm) del Dipartimento di Stato americano, e del Programma per un approccio globale alla governance delle migrazioni per lavoro e della mobilità del lavoro in Italia e Nord Africa (Thamm Plus) finanziato dall’Unione europea.