Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 13/08/2024
L’Alta autorità elettorale indipendente (Isie) ha pubblicato la lista preliminare dei candidati ritenuti idonei alla presidenza della Tunisia. Tra le 17 candidature presentate per le elezioni previste per il 6 ottobre, solo tre sono state ritenute valide, mentre le restanti 14 sono state scartate per mancanza di documentazione necessaria, come il casellario giudiziario, le sponsorizzazioni parlamentari o le raccomandazioni di 10.000 elettori distribuiti in almeno dieci circoscrizioni legislative. I tre candidati ammessi sono Kais Saied, il presidente uscente che corre per un secondo mandato, Zuhair Maghzaoui, ex parlamentare e segretario generale del Movimento popolare, e Ayachi Zammel, ingegnere chimico e fondatore del movimento Azimoun.
KAIS SAIED
Kais Saied, 66 anni, ha depositato 248.467 raccomandazioni popolari valide e 294 raccomandazioni parlamentari. Nazionalista, professore di diritto e appassionato di letteratura arabo, Saied ha avviato durante il suo primo mandato un profondo processo di trasformazione del Paese nordafricano, iniziata con l’estromissione di governo e Parlamento il 25 luglio 2021 e culminata con la stesura di una nuova Costituzione che è stata approvata tramite referendum il 25 luglio del 2022, rafforzando i poteri della presidenza. In economia, Kais Saied ha rifiutato un prestito del Fondo monetario internazionale (Fmi) di circa due miliardi di dollari, preferendo un percorso di riforme interne basato sulle risorse nazionali. Sul fronte migratorio, la Tunisia ha recentemente dichiarato una propria area Sar (ricerca e soccorso in mare) e ha avviato una stretta contro le “mafie” che gestiscono il traffico di esseri umani – in particolare subsahariani.
ZUHAIR MAGHZAOUI
Zuhair Maghzaoui, 59 anni ex attivista sindacale e simbolo del nazionalismo di stampo nasserista, ha dichiarato che la sua candidatura rappresenta un’opportunità per trasformare la Tunisia nei prossimi cinque anni, proponendo un programma elettorale basato su una visione scientifica e non su illusioni. «Ora viene la parte più difficile da fare, per costruire un futuro migliore per la Tunisia – ha dichiarato Maghzaoui poco dopo l’accettazione della sua candidatura.. Le elezioni presidenziali sono un’opportunità per trasformare il Paese nei prossimi cinque anni e passare dagli slogan e alla concretizzazione degli obiettivi in realtà. La Tunisia non può più sopportare di perdere tempo nella lotta contro i mulini».
AYACHI ZAMMEL
Ayachi Zammel, ingegnere chimico e direttore generale del gruppo Ayachi attivo nel settore agroalimentare, è un ex parlamentare e fondatore del movimento Azimoun, che propone un «patto sociale nazionale per una nuova Tunisia». Laureato alla Facoltà di Scienza a Tunisi, Zammel ha acquisito competenze economiche gestendo un progetto agricolo collettivo. Candidato alla presidenza con 10.457 raccomandazioni popolari, si oppace, culminato con gli accordi di pace firmati a Roma il 4 ottobre 1992, che hanno posto fine a una sanguinosa guerra civile durata 16 anni. Da sinistra, Kais Saied, Zuhair Maghzaoui e Ayachi Zammel Il Mondo che cambia pone a Saied e critica il governo di Ahmed Hachani, promuovendo idee social-liberali e difendendo le libertà democratiche. In passato, è stato deputato del partito secolarista Tahya Tounes e ha difeso gli uomini d’affari tunisini dalle accuse di corruzione che, secondo lui, sarebbero in realtà le prime vittime di quello che ha definito «il processo individualista avviato dal 25 luglio». Secondo il calendario elettorale pubblicato da Isie, i 14 candidati esclusi dalla lista preliminare possono presentare ricorso davanti al tribunale amministrativo a partire da domenica 11 agosto. Il processo di valutazione dei contenziosi avverrà in due fasi e durerà complessivamente tre settimane, tra ricezione dei ricorsi ed esame. Pertanto, l’elenco definitivo dei candidati in corsa alla presidenza verrà annunciato entro il 3 settembre.